Il Direttore Generale di Confindustria Francesca Mariotti: “Abbiamo scelto la soluzione Fasi-Assidai perché rappresenta un unicum in Italia”
Le conseguenze economico-sociali della pandemia, al pari della grande crisi finanziaria del 2008 e di quella dei debiti sovrani, ha reso più fragili gli equilibri economici, acuendo le diseguaglianze e aumentando le tensioni tra Paesi. Oggi però abbiamo l’occasione per intraprendere un percorso nuovo. A livello europeo, il Next Generation Eu costituisce un progetto ambizioso di ricostruzione ed è essenziale che gli Stati membri ne colgano le potenzialità e che Bruxelles ne assicuri un’efficace attuazione. A livello nazionale, quindi, occorre che l’attenzione di tutte le forze politiche e sociali sia concentrata sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, per attuare le riforme e rilanciare gli investimenti e innescare una reale azione di rilancio e modernizzazione del Paese. A tale proposito, Confindustria ha presentato alcune importanti proposte nel volume “Il Coraggio del Futuro – Italia 2030-2050” sui driver di sviluppo: transizione digitale ed ecologica; rafforzamento delle politiche attive del lavoro; investimenti in infrastrutture e maggiore efficienza del sistema pubblico.
Ma il sistema Confindustria è molto attento anche al tema del welfare aziendale. In questi anni infatti ha svolto un ruolo determinante nel dialogo con i sindacati, soprattutto per promuovere la diffusione delle iniziative di previdenza complementare e sanità integrativa. Un comparto, questo, che rappresenta un’importante realtà del Paese, consente di “organizzare” la spesa sanitaria privata in modo più efficiente rispetto alla forma cash e, allo stesso tempo, contribuisce all’emersione della spesa sommersa. I fondi, inoltre, garantiscono la sostenibilità complessiva della sanità italiana attraverso la diffusione fra la popolazione di una cultura della previdenza sanitaria che consenta ai cittadini di tutelarsi dai rischi sanitari secondo criteri mutualistici, evitando così di essere finanziariamente colpiti nel momento del bisogno. Non va, inoltre, dimenticato che la sanità integrativa, per molte prestazioni, contribuisce a diminuire il peso della domanda sulla sanità pubblica. Per questi motivi Confindustria intende favorire uno sviluppo ordinato e trasparente della sanità integrativa no profit, che dialoghi con le Istituzioni del Servizio Sanitario Nazionale sul piano delle politiche sanitarie per contribuire in modo complementare alla tutela della salute, nel solco di quanto previsto dall’articolo 32 della Costituzione. In questa direzione riteniamo che sia necessario completare gli aspetti ordinamentali del quadro normativo e riflettere sull’architettura di un sistema di vigilanza che garantisca maggiore trasparenza ed efficienza al settore.
Qualche parola anche su IWS Industria Welfare Salute: è una realtà nuova nel panorama della sanità integrativa italiana e rappresenta un progetto che Confindustria e Federmanager, insieme al Fasi, hanno avviato per venire incontro alle esigenze di imprese e lavoratori su un tema molto sentito e di crescente importanza. La società nasce con l’obiettivo di valorizzare il know-how e l’esperienza pluridecennale del Fasi arricchendo questi asset con la collaborazione avviata con partner strategici di primario rilievo nel campo del welfare integrativo e dal punto di vista delle competenze medico attuariali.
Il nostro obiettivo è quello di proporci come soggetto credibile al servizio di Fondi e Casse Sanitarie fornendo servizi innovativi prima di tutto nel campo della sanità integrativa e delle tutele per la non-autosufficienza. La società è operativa da metà del 2019 e sta riscuotendo grande attenzione da parte del mercato. Sono state già avviate numerose collaborazioni sia con soggetti di natura mutualistica che di matrice assicurativa. Lo scambio di esperienze con soggetti esterni sta arricchendo la nostra capacità di risposta a problemi complessi garantendo uno sviluppo crescente delle nostre attività e l’interazione con i sistemi di riferimento dei nostri soci.
Infine, Confindustria ha scelto di offrire ai suoi dirigenti e ai rispettivi nuclei familiari il Prodotto Unico Fasi-Assidai: è la conseguenza naturale del lavoro svolto da IWS insieme ad Assidai e Fasi per la definizione di questo prodotto innovativo. Si tratta di una copertura che riteniamo molto completa e che ha come logica di riferimento l’obiettivo di coprire quasi integralmente il costo delle prestazioni sanitarie avendo come riferimento il Nomenclatore del Fasi. Anche dal punto di vista procedurale, la soluzione Prodotto Unico è fortemente semplificata prevedendo l’inoltro di una pratica unica attraverso il portale IWS. è importante sottolineare che, come Confindustria anche molte altre imprese stanno scegliendo in modo crescente questa soluzione che rappresenta un “Unicum” nel panorama delle coperture sanitarie per i dirigenti presenti in Italia.