Torniamo a occuparci di un tema molto importante in termini di welfare aziendale: i cosiddetti “fringe benefit”, la cui soglia di esenzione fiscale è stata innalzata a 600 euro grazie alle Legge n. 142 dello scorso settembre, “ammettendo” nel suo perimetro anche il pagamento delle utenze domestiche di luce, gas e acqua. Un dettaglio, quest’ultimo, non certo marginale, in un momento in cui il caro energia – con l’esplosione delle bollette – è tra le principali preoccupazioni del Paese. Si tratta, più in generale, di un provvedimento cruciale in ottica di sistema. I fringe benefit rappresentano, infatti, una voce addizionale alla retribuzione corrisposta da un’impresa ai propri dipendenti: un compenso “in natura”, che figura comunque in busta paga, come l’auto aziendale, i buoni pasto, lo smartphone e il pc portatile. Lato azienda si tratta di somme interamente deducibili, che riducono quindi l’imponibile fiscale dell’impresa. Dal punto di vista del dipendente sono somme non soggette a contribuzione né a prelievo fiscale. Nei limiti, ovviamente, stabiliti dal Governo che sono appunto saliti a 600 euro.
Fringe benefit e fisco dal 2020 ad oggi
A questo punto è tuttavia necessario un quadro riassuntivo delle norme emanate negli ultimi anni. Fino al 2020 per i fringe benefit era prevista una soglia di esenzione fiscale (il valore di beni e servizi che non concorre al reddito imponibile né ai contributi) di 258,23 euro, mentre con il Decreto Agosto dell’estate 2020, approntato per supportare il Paese nell’emergenza Covid, il limite fu raddoppiato a 516,46 euro. L’anno scorso il Governo ha in sostanza confermato il robusto aumento della quota esentasse, anche per il 2021, con il via libera al Decreto Sostegni. Infine, il decreto Aiuti-Bis, convertito il 21 settembre scorso nella Legge n. 142, ha modificato il limite di detassazione fiscale e contributivo dei fringe benefit a favore dei lavoratori dipendenti, innalzando la soglia a 600 euro, con la specifica che rientrano nell’agevolazione anche le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.
Altro aspetto importante: il beneficio dei 600 euro è valido fino al 31 dicembre 2022 e può essere cumulato col “bonus benzina”. Il datore di lavoro potrà, pertanto, riconoscere ad ogni singolo dipendente una soglia di esenzione di 800 euro, di cui 600 legati al decreto Aiuti-bis e 200 di bonus benzina. In entrambi i casi, va precisato, si tratta di liberalità e non si configura dunque nessun obbligo di erogazione per il datore di lavoro.
In ogni caso la Legge 142 rappresenta un ulteriore passo in avanti nell’espansione di un settore, quello del welfare aziendale, che negli ultimi anni è cresciuto molto, anche perché ha dimostrato la propria forza e le proprie potenzialità in termini di soddisfazione del dipendente e di produttività dello stesso, a tutto vantaggio anche dell’azienda. A questo proposito, va ricordato che dal 2016 il Governo ha progressivamente introdotto una serie di incentivi, soprattutto di carattere fiscale, per favorire la diffusione del welfare aziendale con risultati ormai decisamente rilevanti se si pensa che ormai più di un’azienda su due lo prevede per i propri dipendenti.
Assidai e il welfare aziendale
Dal canto suo, anche Assidai, proprio per la sua mission, ritiene che il benessere personale e un corretto bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata sono elementi positivi per i manager e i dipendenti in generale, perché accrescono il benessere organizzativo generale all’interno di un’azienda e il livello di energia e motivazione dei singoli. Numerose indagini in materia hanno peraltro dimostrato come l’assistenza sanitaria sia uno tra i benefit più richiesti a livello di welfare aziendale. Per questo Assidai ha specifici Piani Sanitari riservati alle imprese che consentono ai decision maker di attrarre e trattenere talenti all’interno delle realtà aziendali. In particolare, ci preme sottolineare che le aziende industriali oggi hanno una nuova grande opportunità: aderire al Prodotto Unico Fasi-Assidai, una copertura integrativa che garantisce ai dirigenti in servizio un’assistenza sanitaria completa. Infatti, attraverso il Prodotto Unico Fasi-Assidai essi potranno godere dell’incremento economico quasi totale delle prestazioni previste dal Nomenclatore Tariffario del Fasi stesso oltre a godere di vantaggi notevoli in termini di network di strutture di assistenza sanitaria eccellenti sul territorio e di semplificazione dei processi di invio delle richieste di rimborso in un unico click.