Nel 2022 per la prima volta le donazioni di organi in Italia hanno superato quota 1.800 in un anno, con un significativo incremento anche dei trapianti: 3.887, il secondo miglior risultato di sempre. Inoltre, c’è stato un trend in crescita evidente delle donazioni di organi e di trapianti, già segnalato nel 2021, con un recupero totale ai livelli pre Covid, cosa che colloca l’Italia ai primi posti in Europa.
Ecco il quadro in deciso progresso che emerge dal recente report sull’attività di donazione e trapianti relativi al 2022 elaborato dal Centro Nazionale Trapianti (Cnt) e presentato di recente dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci, insieme al Direttore del Cnt, Massimo Cardillo, e al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.
Il Ministro Schillaci ha commentato i dati in modo positivo, ricordando tuttavia come ci siano ancora molti pazienti in attesa di un trapianto. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di continuare a investire sulla promozione della cultura della donazione, annunciando che “quest’anno la Giornata Nazionale per la Donazione di Organi e Tessuti si terrà domenica 16 aprile”. In tale occasione il Ministero della Salute farà partire la nuova campagna annuale, che rappresenta uno dei principali momenti di informazione e sensibilizzazione per i cittadini.
Una ricorrenza importante, come molte altre in ambito socio-sanitario, che rappresentano un utile momento di riflessione per tutti i cittadini; su questi temi Assidai è molto attento essendo un Fondo di assistenza sanitaria integrativa che informa i manager, quadri e consulenti iscritti insieme alle loro famiglie e promuove la cultura della salute verso i propri iscritti e stakeholder, perché il benessere degli iscritti e delle loro famiglie è prioritario per un Fondo di natura non profit, come il nostro, i cui valori sono la solidarietà e la mutualità.
Donazioni: Italia terza in Europa
Guardando al report del Centro Nazionale Trapianti nel dettaglio, emerge come le donazioni di organi solidi sono state complessivamente 1.830 (+3,7% sul 2021), 1.461 da donatori deceduti e 369 da viventi. Un risultato frutto in particolare di un nuovo aumento delle donazioni potenziali segnalate in rianimazione (2.662, +4,1%), che fanno un nuovo passo verso i livelli pre-Covid (la pandemia, d’altra parte, aveva avuto il suo impatto più forte proprio sulle terapie intensive), sottolinea il rapporto.
Per questo motivo il tasso nazionale di donazione per milione di popolazione risulta il più alto di sempre (24,7) e pone ancora una volta l’Italia ai vertici europei dietro alla Spagna e insieme alla Francia. La regione con il tasso di donazione più elevato si conferma la Toscana (49,3 donatori per milione) ma va segnalato l’aumento rilevante del tasso in Emilia-Romagna (46, +8,8 sul 2021) e il buon risultato del Veneto (36,3, +6,2). Ancora indietro nel complesso il Centro-Sud, con qualche lieve segnale di crescita in Lazio, Campania e Calabria.
Dati record anche sui trapianti
Diretta conseguenza dell’incremento delle donazioni è stato l’aumento dei trapianti: il numero complessivo ha raggiunto 3.887, quasi 100 in più rispetto al 2021 (+2,5%) e secondo miglior risultato di sempre, con tassi regionali in crescita quasi ovunque: la Lombardia si conferma la regione nella quale si realizzano più interventi seguita da Veneto (che è la prima in rapporto alla popolazione), Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio.
Guardando al dettaglio dei singoli organi sono stabili i trapianti di rene (2.038, 4 in meno che nel 2021 a causa di una lieve contrazione delle donazioni da vivente) e quelli di cuore (254 pari a +0,8%). Si registra un aumento molto significativo di quelli di fegato (1.474 pari a +5,6%), mai così tanti, e di quelli di polmone (138, +17,9%), la specialità più penalizzata negli anni della pandemia; in calo i trapianti di pancreas, che scendono da 54 a 38. Da ricordare nel 2022 la realizzazione del secondo trapianto italiano di utero a Catania (il terzo è stato effettuato il 12 gennaio scorso) e la nascita di una bambina grazie al primo trapianto, quello del 2020. È stato effettuato anche un trapianto multiviscerale intestino-fegato-pancreas: complessivamente i trapianti combinati sono stati 56.
Numeri importanti anche per l’attività di donazione di tessuti, molto penalizzata durante la pandemia, ma che per il secondo anno di fila cresce considerevolmente: i prelievi nel 2022 sono stati 11.031 (+10,4%), con aumenti importanti per le cornee e il tessuto muscolo-scheletrico. Inoltre, è stato un 2022 da record per l’attività riguardante midollo osseo e cellule staminali emopoietiche: sono state 329 le donazioni effettive realizzate (+9,7%) e 961 i trapianti (+3,1%), miglior risultato di sempre in entrambi i casi.
Il nodo delle dichiarazioni di volontà
Sullo sfondo resta il tema delle dichiarazioni di volontà alla donazione depositate nel Sistema informativo trapianti al 31 dicembre 2022, fermo restando il fatto che si tratta di una scelta assolutamente personale.
Le dichiarazioni hanno superato quota 14 milioni e mezzo: 72% i consensi e 28% le opposizioni. Quelle registrate nel solo 2022 nei Comuni italiani attraverso il sistema CIE (carta d’identità elettronica) sono state 2,7 milioni, con una percentuale di no del 31,8% (+0,7% rispetto al 2021). In generale si è espresso (positivamente o negativamente) il 55,5% dei cittadini che hanno fatto richiesta del documento, mentre gli altri hanno deciso di non registrare alcuna indicazione.
“Le opposizioni registrate in vita restano alte, specialmente nelle regioni del Sud dove sfiorano o in qualche caso superano il 40%: un dato che conferma la necessità di sensibilizzare soprattutto due fasce d’età: i 18-30enni (tra i quali la percentuale di opposizione è più alta rispetto ai 30-40enni, e questo è particolarmente valido per i neo-maggiorenni) e gli over 60, tra i quali è frequente la convinzione che la donazione sia impossibile per ragioni anagrafiche: il recente trapianto di fegato realizzato in Toscana grazie alla donazione di una donna di quasi 101 anni (la più longeva di sempre a livello mondiale) dimostra che l’età non è ostacolo alla donazione”, conclude il report del Centro Nazionale Trapianti.