Il punto di vista di Stefano Cuzzilla, Presidente Federmanager
La pandemia ha sottoposto tutti i sistemi a una condizione di forte stress, ma forse è proprio in situazioni come queste che gli organismi proattivi sviluppano gli “anticorpi” che inducono la reazione positiva.
Telemedicina, teleconsulto, televisita, telemonitoraggio, fascicolo sanitario elettronico, canali digitali per la collaborazione tra medici di diverse strutture ospedaliere: in questi mesi il sistema sanitario ha avanzato il passo verso una digitalizzazione diffusa con l’utilizzo sempre più intenso di applicazioni digitali.
Secondo studi recenti, la sanità digitale è anche ben percepita dai pazienti, perché offre una risposta di prossimità che non sempre si riesce a garantire. Siamo convinti che la relazione medico-paziente non debba mai venire meno, così come riteniamo che strumenti come la telemedicina operino nella stessa direzione, quella di una maggiore vicinanza ed efficacia delle cure.
La sanità richiede massicci investimenti nella digitalizzazione, partnership strategiche tra pubblico e privato e attenzione alla sostenibilità. Abbiamo a disposizione fondi per incentivare soluzioni digitali, per offrire a tutti i cittadini cure di qualità, per superare le barriere e ridurre le disuguaglianze.
Anche per la sanità, come in altri settori, la sfida digitale è già iniziata.