La parola al presidente Assidai, Tiziano Neviani
Il “federalismo” sanitario, sempre più penalizzante per i cittadini di alcune regioni italiane, le condizioni di salute degli italiani (confrontate con quelle dei nostri “coinquilini” europei”), e la prestigiosa certificazione di rinnovo dell’iscrizione di Assidai all’Anagrafe dei Fondi Sanitari, inviata dal Ministero della Salute.
Questi e altri sono i temi di Welfare 24 di ottobre, che presenta anche un’interessante inchiesta sul funzionamento dei Sistemi sanitari nei cinque continenti. Un semplice confronto, quest’ultimo, che induce a valutazioni ben più ampie – in prospettiva futura – sull’importanza del ruolo di Assidai come fondo integrativo e/o sostitutivo nel contesto di un sistema sanitario italiano sempre più sofferente dal punto di vista della sostenibilità finanziaria.
Del resto, i numeri dell’ultimo Osservatorio Civico promosso da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato sono lì a dimostrarlo con un’impressionante forbice, tra le varie regioni italiane, su tempi di attesa degli esami, ticket e molto altro.
L’Italia, come sottolinea nel suo intervento il presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla, entro tre anni avrà più anziani che bambini: un motivo in più per agire sulla prevenzione, a 360 gradi.