Svolta storica a Ginevra, dove le delegate e i delegati dell’assemblea mondiale della Sanità, di fatto l’organo decisionale dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), hanno approvato una strategia quadriennale da 11,1 miliardi di dollari per la salute globale volta a promuovere la salute e il benessere con particolare attenzione al cambiamento climatico, l’invecchiamento, la migrazione, le minacce pandemiche e l’equità, anche considerando l’attuale, rapida evoluzione della scienza e della tecnologia. Questo appuntamento, va ricordato, era particolarmente atteso perché vedeva la partecipazione dei ministri della Sanità e di altri rappresentanti nazionali di alto livello, e perché la piattaforma funge da piattaforma fondamentale per affrontare le attuali sfide sanitarie globali come l’Hiv, il morbillo e la poliomielite, nel contesto dell’emergenza climatica, le cui conseguenze sono sempre più tangibili, oltre all’aumento di patologie come l’ipertensione e l’obesità. Assidai, nell’attività dii informazione costante a tutti gli stakeholder e alle persone iscritte al Fondo di assistenza sanitaria, ha sempre sottolineato il forte peso delle malattie croniche sullo stato di salute della popolazione globale e, di conseguenza, il ruolo cruciale della prevenzione primaria.
Il nuovo maxi piano per la salute: sei obiettivi strategici
Vediamo, dunque, cosa prevede il Quattordicesimo Programma Generale di Lavoro, che copre il periodo 2025-2028 e ha sei obiettivi strategici: rispondere alla crescente minaccia alla salute posta dai cambiamenti climatici; affrontare i determinanti della salute e le cause profonde della cattiva salute nelle politiche chiave in tutti i settori; promuovere l’assistenza sanitaria primaria e le capacità dei sistemi sanitari per garantire una copertura sanitaria universale; migliorare la copertura dei servizi sanitari e la protezione finanziaria per affrontare le disuguaglianze; prevenire, mitigare e prepararsi ai rischi per la salute derivanti da tutti i pericoli; individuare e sostenere rapidamente la risposta alle emergenze sanitarie.
“Gli effetti cumulativi del cambiamento climatico, delle epidemie e dei conflitti comportano una pressione sempre maggiore sull’Oms affinché risponda ai bisogni sanitari del mondo – ha riassunto Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore generale dell’Oms -. Questa Assemblea sanitaria offre ai nostri Stati membri un’opportunità chiave per promuovere, fornire e proteggere la salute e il benessere di tutti, adottando il Quattordicesimo Programma Generale di Lavoro, la strategia sanitaria globale per i prossimi quattro anni; sostenendo la continua trasformazione dell’Oms attraverso il round di investimenti dell’Oms; e rendendo il mondo più sicuro attraverso l’Accordo sulla pandemia e gli emendamenti al Regolamento sanitario internazionale”.
L’Oms e il suo ruolo per la sanità globale
Per capire la portata di tutto ciò va ricordato che l’Organizzazione Mondiale della Sanità, istituita nel 1948 con sede a Ginevra, è l’Agenzia delle Nazioni Unite specializzata per le questioni sanitarie e vi aderiscono 194 Stati Membri di tutto il mondo divisi in sei regioni (Europa, Americhe, Africa, Mediterraneo Orientale, Pacifico Occidentale e Sud-Est Asiatico). L’Italia ha aderito ufficialmente all’Oms l’11 aprile 1947. Secondo la Costituzione dell’OMS, – come si legge sul sito del Ministero della Salute – l’obiettivo dell’Organizzazione è “il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute“, definita come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”. Per questo, l’Oms è l’organismo di indirizzo e coordinamento in materia di salute all’interno del sistema delle Nazioni Unite. Tra le altre funzioni, è impegnata a fornire una guida sulle questioni sanitarie globali, indirizzare la ricerca sanitaria, stabilire norme e standard e formulare scelte di politica sanitaria basate sull’evidenza scientifica; inoltre, garantisce assistenza tecnica agli Stati Membri, monitora e valuta le tendenze in ambito sanitario, finanzia la ricerca medica e fornisce aiuti di emergenza in caso di calamità. Attraverso i propri programmi, l’Oms lavora anche per migliorare in tutto il mondo la nutrizione, le condizioni abitative, l’igiene e le condizioni di lavoro.
Come è evidente – ed è questo anche il motivo che ha spinto ad adottare una nuova strategia quadriennale da oltre 11 miliardi – l’Oms si trova oggi a operare in un contesto sempre più complesso e in rapido cambiamento, in cui i confini d’azione della sanità pubblica sono diventati più fluidi, estendendosi ad altri settori, che hanno un impatto sulle prospettive e sui risultati in ambito sanitario. La risposta dell’Oms a queste sfide è articolata proprio nel nuovo Programma generale di Lavoro, che rappresenta la strategia dell’Organizzazione e l’agenda di quest’ultima sulla salute globale, identificandone le priorità di lavoro.
Si accelera sul vaccino anti-tubercolosi
Altra decisione chiave dell’Oms è stata la convocazione della seconda riunione di alto livello del Consiglio dell’acceleratore del vaccino contro la tubercolosi. È stato infatti raggiunto un accordo su tre percorsi chiave per guidare il lavoro nei prossimi due anni, con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo, l’approvazione, l’accesso e la distribuzione di nuovi vaccini contro la tubercolosi. Questi includono: potenziare la diversificazione del portafoglio di vaccini; accelerare l’identificazione di soluzioni di mercato incentivando lo sviluppo in fase avanzata di nuovi vaccini contro la tubercolosi lanciando un meccanismo di incentivi; favorire la rapida implementazione e adozione di nuovi vaccini contro la tubercolosi promuovendo e finanziando un programma di apprendimento completo per sostenere la preparazione, semplificare i processi normativi e facilitare l’accesso globale.