Il luogo di lavoro ideale per alcuni deve essere un posto in cui è facile capire quanto il contributo di ciascuna risorsa sia effettivo e di reale aiuto all’azienda. Per altri un luogo che valorizza i suoi protagonisti. Per altri ancora una sorta di “viaggio” in cui la strada non è tracciata e dove è permesso fare esperienze molteplici e sempre diverse. Il “best place to work”, cioè il luogo di lavoro ideale, è sicuramente un tema che riguarda tutti: del resto, proprio sul lavoro, passiamo buona parte della nostra giornata e spesso anche la nostra vita privata (e il nostro umore) risultano essere condizionati dall’andamento della professione.
I giovani puntano sull’equilibrio lavoro-vita privata: il ruolo del welfare
Una recente ricerca svolta da Assidai in collaborazione con Ipsos ha cercato proprio di definire quale sia il luogo di lavoro ideale interpellando sia 2.943 dirigenti e quadri di aziende industriali, di tutte le funzioni aziendali, sia 260 responsabili delle risorse umane in tutta Italia. Il responso? Secondo la prima categoria, cioè i dirigenti, la principale caratteristica che deve avere il “best place to work” è quella della visione del futuro (votata dal 67% degli intervistati). In sostanza l’azienda deve essere capace di guardare in prospettiva, ma anche di coinvolgere i propri manager nelle decisioni (56%) e di prendersi cura dei dipendenti e della loro crescita professionale (50%, un aspetto sottolineato in particolare dai giovani). Non solo: ci sono anche i temi dell’onestà e della correttezza (44%) e quelli del corretto equilibrio tra vita privata e professionale (43%). Anche quest’ultima richiesta emerge con forza tra i giovani manager che desiderano venga garantito un equilibrio tra vita privata e professionale, con un orario di lavoro flessibile e la possibilità di lavorare da remoto. Proprio questo equilibrio può essere favorito dall’apporto del welfare aziendale, che nelle sue molteplici forme (tra cui i fondi sanitari integrativi come Assidai) aiuta il dipendente a conciliare nel miglior modo possibile le necessità personali con gli adempimenti lavorativi.
A questo proposito è interessante vedere come i manager hanno risposto a un’altra domanda. Cioè: quale di queste caratteristiche assocerebbe all’azienda presso cui lavora? Spicca l’accezione “internazionale” (51%), seguito da “conosciuta” (43%), onesta e corretta (42%), responsabile socialmente e rispettosa delle persone (35%), che ha visione del futuro (29%) e che offre un’adeguata copertura sanitaria (29%).
Per attirare i talenti bisogna prendersi cura di loro
Infine, come sempre, è anche utile provare a mettersi “dall’altra parte della barricata”, cioè nei panni di chi dà lavoro, cioè le aziende? Secondo i responsabili delle risorse umane quale caratteristiche deve avere un’azienda per essere attrattiva nei confronti dei manager più talentuosi? In questo caso il sondaggio svolto da Ipsos in collaborazione con Assidai parla chiaro: col 50% di risposte spiccano una società che “si prende cura dei dipendenti” e che “ha una visione del futuro”. Seguono, con un distacco comunque importante, una “retribuzione adeguata”, “onesta e correttezza” dell’azienda e un’offerta “costante di formazione ai dipendenti”.
I premi Best Workplaces 2017: chi vince in Italia
Per concludere, può essere interessante scorrere la classifica stilata ogni anno dal Great Place to Work Institute (un’azienda globale di ricerca, consulenza e formazione) sul miglior posto di lavoro in Italia. I premi Best Worplaces 2017 sono il frutto di una classifica che nasce soprattutto dal giudizio delle persone che, compilando un apposito questionario, assegnano alla loro azienda il titolo di Best Workplace. Le domande mettono in evidenza come un ambiente di lavoro eccellente sia caratterizzato da tre relazioni fondamentali: una relazione di fiducia reciproca con il management aziendale, il rapporto di orgoglio per il proprio lavoro e per l’organizzazione di cui si fa parte e la qualità dei rapporti con i colleghi. Ma chi ha vinto la classifica 2017? Tra le piccole aziende Cadence Design Systems (attiva nell’information technology), tra le medie Cisco System (telecomunicazioni) e tra le grandi Hilton (alberghi).