Il Ministro Schillaci: “Donare gli organi è la più alta espressione di altruismo”. Nei numeri, il nostro Paese torna ai vertici europei dopo Spagna e Francia
“Donare gli organi significa donare vita: la più alta espressione di altruismo. L’Italia dimostra quotidianamente di essere una nazione estremamente generosa: grazie alla solidarietà biologica ogni anno è possibile realizzare quasi 4mila trapianti di organo, ma anche più di 20mila trapianti di tessuto, circa 1.000 trapianti di cellule staminali emopoietiche e midollo osseo da donatore non consanguineo, e quasi 3 milioni di trasfusioni per oltre 650mila pazienti”. è con queste parole che il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha iniziato le celebrazioni della 26esima Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti, caduta lo scorso 16 aprile.
Del resto, i numeri rivelati dal recente report sull’attività di donazione e trapianti relativi al 2022, elaborato dal Centro Nazionale Trapianti, sono di tutto rispetto e – come sottolineato dallo stesso Ministro – pongono l’Italia ai vertici in Europa. Nel 2022, infatti, per la prima volta le donazioni di organi hanno superato quota 1.800 in un anno, con un significativo incremento anche dei trapianti: 3.887, il secondo miglior risultato di sempre. Si è tornati, insomma, sopra i livelli pre Covid.
In particolare, il tasso nazionale di donazione per milione di popolazione è risultato il più alto di sempre (24,7), con l’Italia che è seconda soltanto alla Spagna e alla Francia. La regione con il tasso di donazione più elevato si è confermata la Toscana (49,3 donatori per milione) ma va segnalato l’aumento rilevante del tasso in Emilia-Romagna (46, +8,8 sul 2021) e il buon risultato del Veneto (36,3, +6,2). Ancora indietro nel complesso il Centro-Sud, con qualche lieve segnale di crescita in Lazio, Campania e Calabria.
Per quanto riguarda i trapianti, invece, la Lombardia si è confermata la regione nella quale si realizzano più interventi seguita da Veneto (che è la prima in rapporto alla popolazione), Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio. Guardando al dettaglio dei singoli organi, stabili i trapianti di rene (2.038, 4 in meno che nel 2021 a causa di una lieve contrazione delle donazioni da vivente) e quelli di cuore (254 pari a +0,8%). Si è registrato un aumento molto significativo di quelli di fegato (1.474 pari a +5,6%), e di quelli di polmone (138, +17,9%), la specialità più penalizzata negli anni della pandemia; in calo i trapianti di pancreas, che sono scesi da 54 a 38.