Il punto di vista di Stefano Cuzzilla, Presidente Federmanager
Di recente, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha diffuso i dati sull’invecchiamento della popolazione rivelando che entro tre anni conteremo più anziani che bambini. Entro il 2050, poi, avremo una persona over 60 ogni cinque. Già oggi l’Italia è il Paese con più anziani, al secondo posto dopo il Giappone. Sicché, in questo scenario di nuova demografia globale, è ancora più forte il mio appello ai colleghi sull’importanza della prevenzione e dell’adozione di uno stile di vita che consenta di arrivare sì più avanti anagraficamente, ma assicurandosi una vita in buona salute.
Accanto alla condotta individuale, è però essenziale che il sistema salute nel suo complesso si riorganizzi. È tempo che il Sistema Sanitario Nazionale sviluppi sinergie operative con i Fondi sanitari integrativi per rafforzare la risposta domiciliare e territoriale, sviluppando sistemi di cura della cronicità alternativi all’ospedalizzazione.
Inoltre, vanno presi in carico fattori esterni determinanti. Un’esistenza in salute, oggi, non è possibile senza attenzione all’ambiente. Ben venga, quindi, che il prossimo G7 dei ministri della Salute affronti insieme salute, ambiente e clima: una relazione complessa e sempre più stretta, che richiama tutti noi a una maggiore responsabilità.