Li evidenzia uno studio elaborato dall’Alleanza italiana per le malattie cardio-cerebro-vascolari, anche se l’Italia per il momento non è tra i Paesi più a rischio
L’inquinamento dell’aria costituisce un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari molto importante, ma che finora non è stato sufficientemente preso in considerazione sia nelle principali linee guida internazionali sulla prevenzione cardiovascolare, sia nei programmi sviluppati al fine di ridurre le malattie cardiovascolari e le loro pesanti conseguenze sulla salute pubblica e sui servizi sanitari. è questo, in estrema sintesi, il messaggio dello studio “Inquinamento dell’aria e malattie cardiovascolari”, elaborato dall’Alleanza italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari, patto volontario sottoscritto tra Ministero della Salute, Società scientifiche, Associazioni dei pazienti e altri Enti operanti nel settore per la prevenzione e il contrasto delle patologie cardio e cerebrovascolari.
Il documento ha analizzato gli aspetti principali delle relazioni tra inquinamento dell’aria e malattie cardio-vascolari alla luce delle più recenti acquisizioni sui principali meccanismi che collegano l’inquinamento stesso al danno cardio-vascolare, fornendo al contempo suggerimenti per mitigare il rischio cardio-vascolare e ridurre i correlati eventi patologici nonché informazioni per accrescere la consapevolezza delle cittadine e dei cittadini, delle operatrici e degli operatori sanitari e dei decisori politici sulla tematica.
Sebbene il nostro Paese non figuri tra quelli con i maggiori livelli di eventi cardiovascolari legati all’inquinamento dell’aria, è necessario affrontare il problema. Infatti, un’indagine del Global Burden of Diseases ha stimato a livello globale circa 9 milioni di morti attribuibili agli effetti della air pollution, di cui circa il 60% riconducibili a cause di morte cardiovascolare (circa 32% cardiopatia ischemica e 28% ictus), anche in considerazione delle stime crescenti di inquinamento riportate soprattutto in alcune aree geografiche e alle modifiche climatiche che possono rappresentare un fattore determinante dell’accumulo di sostanze inquinanti nell’ambiente. In altre parole, l’inquinamento dell’aria va oltre la semplice questione sanitaria ed è un problema complesso che richiede una risposta multifattoriale.
La comprensione dei suoi impatti socioeconomici è essenziale per sviluppare politiche efficaci di mitigazione e adattamento, promuovere uno sviluppo sostenibile e proteggere la salute e il benessere delle generazioni presenti e future.