Intervista a Marco Morbidelli (Angelini Industries): “Misure coerenti con i nostri valori”
Le misure di welfare sono uno strumento cruciale per sostenere e coinvolgere i dipendenti e, al tempo stesso, un veicolo dei valori aziendali nei quali le persone beneficiarie si possono riconoscere. A parlare è Marco Morbidelli, Group Chief HR & Organization Officer, che sottolinea anche come il Prodotto Unico Fasi-Assidai sia stato “rapidamente apprezzato dalle nostre persone”.
Per una multinazionale come Angelini Industries, che opera a livello mondiale e in diversi settori, che valore hanno il welfare e il benessere dei dipendenti?
In Angelini Industries siamo fortemente convinti che le misure di welfare debbano rappresentare da un lato uno strumento dinamico, monitorato e aggiornato per sostenere i dipendenti nelle loro esigenze, in continuo cambiamento, e dall’altro un veicolo di valori aziendali nei quali le persone beneficiarie si possano riconoscere.
Il nostro modello di welfare è, quindi, fortemente ancorato ai nostri valori. Quattro sono i principi guida. Il primo è il rafforzamento del legame identitario, il secondo è la flessibilità che ne fa uno strumento adattabile alle diverse controllate presenti in 21 Paesi e in 3 settori produttivi dove lavorano circa 6.000 collaboratori. Il terzo è l’allineamento alla strategia delle risorse umane, tant’è che le misure sono finalizzate a potenziare l’engagement e, quindi, a migliorare le performance delle nostre persone, e ad attrarre e trattenere i talenti.
Infine, l’attenzione ai bisogni: come le nostre industry si prendono cura dei clienti, noi ci prendiamo cura delle nostre persone e lo facciamo analizzando le loro esigenze e come queste si evolvono nel tempo, in base anche alle diverse generazioni presenti in azienda. Questo ascolto attivo delle nostre persone avviene attraverso le survey periodiche dedicate a tale ambito specifico.
Data la sua ampia visuale a livello internazionale, ci può dire come varia il welfare aziendale da paese a paese?
In generale le misure di welfare aziendale sono sempre pensate come complementari al welfare pubblico. Molto dipende, quindi, dai livelli assistenziali e di supporto che i vari Stati riescono a garantire ai loro cittadini.
Noi come Angelini Industries, essendo presenti in quasi tutta Europa, oltre ad avere un presidio in Usa e Cina, cerchiamo di disegnare un modello flessibile che, a partire da una approfondita analisi di contesto, garantisca a tutti i dipendenti le medesime coperture e possibilità.
Quali sono i benefit più richiesti dai vostri dipendenti e dai vostri manager a livello di welfare? Che tipo di interesse vedete da parte dei dirigenti del vostro gruppo per le tutele sanitarie?
Il tema della salute è costantemente al centro dei bisogni delle persone. In questo campo Angelini Industries ha sempre privilegiato l’iscrizione dei dipendenti ai fondi di assistenza sanitaria legati ai Contratti Collettivi Nazionali applicati nelle aziende del Gruppo facendosi carico, laddove possibile, anche dell’iscrizione del nucleo famigliare del dipendente.
Nel 2023, inoltre, è stato avviato un piano di assistenza sanitaria integrativa per i Quadri, coinvolgendo un totale di circa 600 persone. Inoltre, all’interno delle diverse aziende vengono offerti ai dipendenti dei servizi in ambito sanitario, declinati in funzione della popolazione interessata e del territorio in cui insistono. Ad esempio, in “Casa Angelini”, headquarter di Roma, abbiamo un accordo con la Fondazione Policlinico Gemelli che consente di avere un presidio interno al quale i dipendenti possono ricorrere in caso di necessità e nell’ambito del quale vengono effettuate anche attività di informazione e prevenzione, visite specialistiche e vaccinazioni.
Altro tema verso cui è presente grande sensibilità è quello del work-life balance, su cui il post pandemia e l’ingresso nel mondo del lavoro delle generazioni più giovani hanno contribuito a porre l’accento. In questo ambito il Gruppo ha introdotto in via permanente un remote working di due giorni settimanali per tutti dipendenti, con la possibilità di modulare questo strumento di lavoro ibrido in base alle particolari necessità delle persone.
È stato previsto, inoltre, un remote working fino a 5 giorni a settimana per le donne in gravidanza e la possibilità per le mamme di usufruire del remote working rafforzato (3 giorni a settimana) fino a un anno di vita del bambino. L’iniziativa è volta a favorire la conciliazione e l’equilibrio tra lavoro e sfera privata e, in generale, supportare le famiglie dei dipendenti.
Inoltre, l’Azienda provvede anche all’attivazione, su base volontaria, di una polizza vita per tutti i dipendenti del Gruppo, mentre una polizza infortuni opera automaticamente per tutti i Quadri. Lo schema di welfare per i dirigenti, ferme restando le tutele previste dai fondi contrattuali specifici, prevede non solo tutele analoghe a quelle appena descritte per i dipendenti, ma anche iniziative specifiche dedicate alla figura dirigenziale quali – ad esempio – l’effettuazione di un check-up medico annuale. In questo modo il Gruppo ha ritenuto di venire incontro efficacemente alle attese da parte dei dirigenti rispetto alle tematiche di carattere sanitario.
Il Gruppo Angelini Industries ha aderito con grande interesse al Prodotto Unico Fasi-Assidai. Quali sono le valutazioni e l’esperienza dei vostri manager?
Il Prodotto Unico Fasi Assidai è stato adottato nel corso del 2021 e, dopo una fase di rodaggio iniziale, è stato rapidamente apprezzato dalle nostre persone.
Da parte dell’Azienda c’è stata la capacità di ascolto delle prime impressioni e considerazioni da parte dei dirigenti e, grazie alla collaborazione con il management di Assidai, siamo riusciti a lavorare più efficacemente sul processo di comunicazione e a individuare alcune aree di miglioramento delle prestazioni, che si sono poi concretizzate in un upgrade del Prodotto Unico, attivato da gennaio 2023 con grande soddisfazione di tutti.
Con riferimento all’importanza del- la comunicazione, vorrei ricordare quanto si sia rilevato vincente aver progettato ed erogato, insieme ai referenti Fasi e Assidai, due webinar live nel corso dei quali è stata favorita la massima interazione tra i dirigenti e i referenti stessi.
In passato la vostra azienda si era affidata a coperture sanitarie di tipo assicurativo, quali sono le differenze che potete evidenziare rispetto all’iscrizione a un fondo di assistenza sanitaria come Assidai?
Il precedente schema prevedeva il Fasi a cui si aggiungeva una polizza assicurativa integrativa. Nel momento in cui è stato istituito IWS come provider amministrativo unico per i due fondi, si è pensato di avvalersi di Assidai, anch’esso di derivazione contrattuale e naturale complemento al Fasi.
I miglioramenti derivanti dall’adozione del Prodotto Unico Fasi-Assidai rispetto alla precedente impostazione sono sicuramente: la maggiore inclusività di un fondo rispetto ad un’assicurazione, un network sanitario molto esteso e integrato a livello nazionale, dei massimali di copertura più elevati, una notevole semplificazione della gestione dei rimborsi grazie ad IWS come unico interlocutore per gli assistiti e, non ultimo, la prospettiva di portabilità delle tutele anche dopo il pensionamento.
Marco Morbidelli
Group Chief HR & Organization Officer di Angelini Industries, ha sviluppato un’esperienza HR completa, dalle tematiche di natura gestionale e di Relazioni Industriali, a quelle di Talent Development, Performance Management e Reward. Ha iniziato il suo percorso nel settore delle telecomunicazioni e ha poi proseguito la sua carriera all’interno di Angelini Industries, dove ha ricoperto ruoli di responsabilità crescente in ambito HR nei diversi business del Gruppo, in particolare quello farmaceutico.
La sua passione è aiutare le persone a sviluppare il proprio potenziale e i leader a trasformare le organizzazioni, con un approccio aperto all’innovazione e alla ricerca. Ha svolto docenze sui temi di Human Resources e People Management presso l’Università Carlo Cattaneo di Castellanza- Varese e presso la LUISS Business School di Roma. Fa parte dei Consigli di Amministrazione di alcune delle società del Gruppo Angelini Industries. È altresì componente del Comitato Sviluppo dell’Università Bocconi e del Consiglio di Amministrazione dell’Università Politecnica delle Marche.