Il punto di vista di Stefano Cuzzilla, Presidente Federmanager
Giungiamo al 2018 con una Federazione più solida, più moderna, più coesa. Il buon risultato di gestione, però, va misurato sulla soddisfazione espressa dagli associati. Certamente abbiamo affrontato la sfida più complessa: accrescere il livello dei servizi senza alcun aumento di spesa nel 2018 per i colleghi e le loro famiglie iscritti a Fasi e ad Assidai. Siamo riusciti a farlo innovando gli assetti dei nostri enti, ma anche creandone di nuovi per rafforzare l’offerta di welfare, come 4.Manager, neo-costituito nell’ambito della bilateralità con Confindustria. Rendiamoci conto del quadro generale: la spesa sanitaria pubblica è tra le più contenute in Europa mentre quella privata cresce a grandi ritmi.
Secondo il rapporto CREA Sanità dell’università di Roma Tor Vergata, con cui dialoga la Commissione Sanità di Federmanager, il 92,6% della spesa privata in sanità è tutta pagata direttamente dagli italiani. Solo il 7,4% è intermediato da Fondi sanitari integrativi, polizze collettive o individuali. Ciò significa che i cittadini sono di fatto costretti a metter mano al portafogli quando hanno più bisogno di cure. Parliamo di oltre 36 miliardi di euro ogni anno. Questa spesa privata sta crescendo molto, mentre quella pubblica non abbastanza. Per la sostenibilità del sistema i nostri Fondi sono lo strumento migliore.