Intervista all’esperta Sara Farnetti: “Il nostro corpo ci parla, ascoltiamo i suoi messaggi”
Il nostro corpo va dissetato: non solo con l’acqua, ma con un’alimentazione adeguata al caldo record dell’estate. Il consiglio, più che autorevole, arriva da Sara Farnetti, specialista in Medicina interna con Ph.D. in Fisiopatologia della Nutrizione e del Metabolismo.
Dottoressa Farnetti, quali sono i principali accorgimenti per il nostro regime alimentare con il caldo estivo?
Parola d’ordine: dissetare il corpo! L’errore più comune? Andare in vacanza da pentole e fornelli. Il rischio è quello di seguire una alimentazione ricca di zuccheri, che non è salutare anche se facile da gestire, specie sotto l’ombrellone o come turisti itineranti. L’eccesso di carboidrati ci fa aumentare di peso e infiamma. Un gelato o una barretta sono sì soluzioni veloci, ma possiamo fare di meglio per non trovarci a settembre con qualche kg di troppo, la digestione rallentata e la sensazione di gonfiore. Il fegato lavora bene se lo attiviamo: cucinare gli alimenti aiuta, non certo un pezzo di pizza e neppure un estratto di frutta e verdura. Meglio una frittata con zucchine, i fagiolini in padella con il pomodoro, la pasta con le zucchine fritte e i pinoli.
Quali sono i segnali che il corpo ci invia e a cui dobbiamo prestare attenzione in caso di forte caldo?
Il corpo ci parla, ma spesso noi ci accorgiamo solo della malattia conclamata e non dei sintomi o dei segni che ci vengono inviati in anticipo. I crampi ci avvisano di uno squilibrio in atto, la stanchezza, la sensazione di cuore che batte o cardiopalmo, la cefalea, la pressione bassa, intensa sudorazione o intolleranza alle alte temperature sono altri segnali importanti. Gli anziani e i bimbi non si idratano con attenzione, dobbiamo avere cautele nei loro confronti ed è importante frazionare l’assunzione di acqua durante il giorno. In chi assume anti-ipertensivi spesso i sintomi sono di profonda spossatezza per la riduzione eccessiva della pressione. In questi casi è opportuno adeguare la terapia farmacologica alla stagione estiva.
Infine, no alle ore calde per fare attività fisica, indossare sempre un cappello e non rimanere a lungo senza potersi idratare.
A questo proposito, come regolarsi con il bere? Quanta acqua assumere al giorno e che tipo di integratori, nel caso, prediligere? Bibite gassate e alcolici vanno banditi del tutto?
Ci sono molte strategie per rimanere idratati. Anche l’acqua di vegetazione degli alimenti è essenziale: quindi, non solo acqua da bere, ma anche da mangiare. Un’ora prima dell’esposizione al sole, bere un paio di bicchieri di acqua a piccoli sorsi; durante l’esposizione, ogni 15-20 minuti bere un sorso di acqua e limone, più dissetante e depurativa, oppure tè o tisana di zenzero non dolcificati; consumare un pinzimonio misto, multicolore, anche in spiaggia, 2-3 volte al giorno; prevedere nel pasto serale un’abbondante porzione di verdura cruda e un frutto per dissetare la pelle, bevendo un po’ di più se la sudorazione è stata profusa; infine, no a bibite analcoliche e succhi di frutta: sono troppo ricchi di zuccheri veloci, responsabili dell’aumento del grasso addominale. Bibite gassate e alcolici sono freschi, ma non dissetano e non sono utili per la calura estiva. Il nostro sistema ha sete di minerali, non solo di acqua e bevendo troppo rischiamo addirittura di perdere sodio, potassio, magnesio e calcio con le urine o con il sudore. I crampi sono un sintomo importante: avvisano che il corpo non riesce a gestire una carenza di minerali. Possiamo quindi assumere integratori a base di magnesio, potassio e calcio per evitarli. Una carenza di minerali può essere concausa di astenia, confusione mentale, deficit di forza, insonnia, dolori diffusi, nervosismo e, nel tempo, anche di osteoporosi e aritmie. La disidratazione può provocare stipsi e l’intestino pigro favorisce le infezioni urinarie, la concentrazione delle urine, e le coliche biliari per l’aumento della viscosità della bile. Bere è davvero funzionale per tutto l’organismo e queste combinazioni di cibi aiutano a ripristinare velocemente l’equilibrio dei minerali: capperi con l’aperitivo o fiori di cappero nelle insalate, un crostino con le alici, pane con pomodoro, olio e sale, una insalata di rucola e Parmigiano, patate fritte in olio evo e insalata di pomodori, un pinzimonio con aceto olio e sale.
Quali sono, invece, i cibi assolutamente da evitare?
Alcuni alimenti sono troppo ricchi di sodio. Non incorriamo nel luogo comune che basta mettere più sale! Per chi non lo usa, un pizzico di sale a crudo può giovare, ma attenzione agli alimenti ricchi di sodio. La bresaola, il prosciutto crudo e cotto, il pesce affumicato come il salmone, gli affettati di pollo e tacchino, i formaggi stagionati, sono ricchi di sodio e un consumo eccessivo, anche d’estate, è sconsigliato. Peggiorano sintomi come arti pesanti, gambe gonfie, ritenzione e non sono troppo salutari per i reni. Per gli ipertesi, se la pressione tende a scendere, meglio ridurre la terapia farmacologica che fare incetta di sodio con gli alimenti.
Ci può dare un modello di alimentazione per la classica giornata “da ombrellone”?
Sotto l’ombrellone non mangiamo a caso: meglio scegliere bene a pranzo per concedersi qualcosa di sfizioso a cena, dove in compagnia è più difficile dire di no. Cerchiamo di evitare panini, toast, tramezzini, gelato, macedonia, se la sera ci attendono un bel piatto di spaghetti, la pizza o un buon gelato. Meglio un pinzimonio di verdure, un avocado, il cocco fresco, un’insalata con le uova sode oppure di pomodoro, rucola e tonno, una frittata di uova e zucchine, uno yogurt bianco con cetrioli. Così controlliamo l’insulina, il corpo si sfiamma e allo stesso tempo assumiamo i minerali anti-calura.