La metafora può sembrare azzardata ma rende bene l’idea: immaginare il pianeta come una persona che sta lentamente invecchiando, ma rischia di non farlo bene. Anzi, secondo l’ultima e più recente indagine dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, i sistemi sanitari dei principali Paesi occidentali non sono ancora attrezzati bene per “curare” le malattie e le patologie tipiche degli “over 65”. Anche in Italia, ovviamente, si pone il tema dell’assistenza sanitaria per questa fascia di età in cui le necessità di cura aumentano inevitabilmente.
Innanzitutto vediamo qualche numero dello scenario prospettato dall’Oms. Entro il 2050 una persona su cinque nel mondo avrà superato i 60 anni; più a breve termine, entro il 2020 ci saranno più anziani che bambini sotto i cinque anni, con la popolazione over 60 che raddoppierà, passando da 900 milioni a quasi 2 miliardi di individui. Due i motivi dietro questo trend: la crescente aspettativa di vita e la contestuale riduzione della fertilità. L’Italia, nel suo piccolo, è il secondo Paese al mondo per longevità dopo il Giappone, medaglia d’oro d’Europa seguita da Germania e Portogallo con una popolazione nazionale fatta per il 21,4% da cittadini over 65 e per il 6,4% da over 80.
L’invecchiamento della popolazione porta con sé la necessità di ridefinire l’assistenza sociale e sanitaria, anche per quanto riguarda la LTC, cioè la copertura Long Term Care per la non autosufficienza. Secondo le stime dell’OMS 349 milioni di persone nel mondo dipendono da cure e di queste il 29% è rappresentato da persone di 60 anni o più. E il loro accesso alle cure, anche nei principali Paesi industrializzati, non è sempre facile. Anzi, una ricerca dell’OMS su 11 Paesi ad alto reddito ha scoperto che il 41% degli over 65 aveva riportato qualche problema di accesso nei due anni precedenti. Inoltre, le persone più in là con gli anni hanno una maggiore probabilità di avere più di una patologia contemporaneamente, mentre i sistemi sanitari sono più concentrati sul trattamento delle singole patologie acute.
Iscrizione ai Piani Sanitari per gli over 65
C’è poi un altro tema da sottolineare e che vale proprio per la fascia di età presa in considerazione dalla ricerca dell’OMS: in Italia poche assicurazioni fanno sottoscrivere individualmente polizze per l’assistenza sanitaria ai cittadini sopra i 65 anni senza chiedere preventivamente il loro stato di salute. Cosa che, invece, è possibile con Assidai attraverso l’iscrizione ai Piani Sanitari per la persona e la famiglia proposti dal Fondo stesso.
A tal proposito è molto utile ragionare su due esempi standard, ma concreti, che ben si sposano con le categorie di persone alle quali si rivolge l’offerta del nostro Fondo. Il primo – che chiameremo caso A – è rappresentato da dirigenti in servizio e in pensione già iscritti al Fasi o a un altro fondo di assistenza analoga per dirigenti; il secondo, invece, – il caso B – riguarda dirigenti, quadri e consulenti in servizio e in pensione che non sono iscritti al Fasi o ad un’altra forma di assistenza analoga.
Analizziamo ora nel dettaglio le due ipotesi: in ciascuna di esse avverrà poi un’ulteriore distinzione in due scenari, che chiameremo 1 e 2.
Caso A (dirigente già iscritto al Fasi o altro fondo)
Scenario 1. Se si hanno 65 anni e si è ancora in servizio i sono ben cinque:
- Piano Sanitario BASE che prevede l’assistenza sanitaria garantita in caso di ricoveri di alta specializzazione, con un’assistenza minimale e basilare per quanto riguarda alcune prestazioni sanitarie.
- Piano Sanitario RICOVERI che garantisce l’assistenza sanitaria in caso di ricoveri, come indica il nome stesso del Piano Sanitario, con o senza intervento chirurgico.
- Piano Sanitario ARCOBALENO che evidenzia che l’assistenza sanitaria sia garantita in caso di ricoveri con o senza intervento chirurgico con un’assistenza completa per quanto concerne le prestazioni sanitarie, ambulatoriali.
- Piano Sanitario EXTRA (valido solo fino ai 70 anni) che consente l’assistenza sanitaria in caso di ricoveri con o senza intervento chirurgico, con un’assistenza completa per quanto concerne le prestazioni sanitarie, ambulatoriali e in aggiunta vi sono le cure odontoiatriche.
- Piano sanitario DIRETTA che consente l’assistenza sanitaria nel caso di ricoveri con o senza intervento chirurgico e di prestazioni sanitarie ed ambulatoriali purché vengano effettuate presso strutture sanitarie e medici convenzionati.
Scenario 2. Se si hanno 65 anni e si è in pensione si può aderire solo al Piano Sanitario SENIOR che prevede l’assistenza sanitaria per tutti i ricoveri, e per le prestazioni extra-ospedaliere.
Caso B (dirigenti, Quadri e Consulenti in servizio e in pensione non iscritti al Fasi o altri fondi)
Scenario 1. Se si hanno 65 anni e si è ancora in servizio i Piani Sanitari a cui si può aderire sono i seguenti:
- Piano Sanitario BASE
- Piano Sanitario RICOVERI
- Piano Sanitario ARCOBALENO
Scenario 2. Se si hanno 65 e si è in pensione è solo uno il Piano Sanitario a cui si può aderire: Piano Sanitario SENIOR
Cosa include la Long Term Care
Infine, ma non meno importante, il tema della LTC, su cui Assidai ha sempre agito in prima fila e che per gli over 65 anni non va certo sottovalutato. Per questa fascia di età, il nostro Fondo garantisce – senza alcun contributo aggiuntivo rispetto a quanto sostenuto per il Piano Sanitario che si è scelto – la copertura per la non autosufficienza – appunto la Long Term Care – che evidenzia come sia tutelato non solo il capo nucleo ma anche il coniuge o convivente more uxorio. Nel dettaglio viene messa a disposizione un’assistenza professionale domiciliare fino alla concorrenza di 1.000 euro per ogni mese di assistenza fino ad un massimo di 270 giorni (9 mesi). Inoltre, vengono garantite altre prestazioni quali:
- assistenza fisioterapica a domicilio (nel caso di fratture del femore, delle vertebre o del bacino);
- assistenza a domicilio tramite operatore socio-sanitario (in caso di fratture del femore, delle vertebre, del bacino o del cranio)
- spesa a domicilio (in caso di fratture del femore, delle vertebre, del bacino o del cranio)
- consegna farmaci presso l’abitazione (in caso di fratture del femore, delle vertebre, del bacino o del cranio)
- custodia animali: cani e gatti (in caso di fratture del femore, delle vertebre, del bacino o del cranio).