Sono oltre 3,5 milioni gli anziani che in Italia hanno bisogno di cure complesse e per più malattie – almeno tre patologie concomitanti – o che hanno gravi problemi di autonomia.
È questa forse la sfida più grande per la sanità italiana: a tratteggiarla è l’Istat nei suoi recenti indicatori Bes (Benessere e sostenibilità), dove si ricorda che se nel 2013 erano il 54% gli over 75 “con gravi limitazioni nelle attività o in condizioni di multicronicità” il dato è poi sceso, ma “tra il 2019 e il 2022 si osserva, tuttavia, una stabilità nei valori registrati” che porta la quota di questi anziani con più patologie a fermarsi a quota 49% dei 7 milioni e 150mila over 75 italiani e quindi a più di 3,5 milioni bisognosi di cure.
Un tema su cui Assidai è presente e sensibile da diversi anni – le prestazioni per la non autosufficienza – Long Term Care – sono infatti presenti nei Piani Sanitari del nostro Fondo – e che chiama in causa, per quanto riguarda il Servizio Sanitario Nazionale, la cosiddetta sanità territoriale. Essa, infatti, dovrebbe raggiungere a casa almeno 1 milione di anziani con i fondi PNRR e con la riforma dell’assistenza ai non autosufficienti ancora a corto di risorse.
Tra le patologie croniche che più caratterizzano la fascia di età over 75 si confermano anche nel 2022 l’ipertensione e i problemi osteoarticolari (artrosi/artrite) che, da soli o in concomitanza con altre patologie croniche rilevate, riguardano ben 1 anziano su 2. Seguono l’osteoporosi (30,8%), il diabete (21,6%) e alcune patologie a carico del sistema nervoso (15%).