I deficit uditivi portano conseguenze negative su istruzione e mondo del lavoro
Oltre 1 miliardo di persone nel mondo di età compresa tra i 12 e i 35 anni rischia di perdere l’udito a causa dell’esposizione prolungata a musica e ad altri suoni ad alto volume. A lanciare l’allarme, in occasione della Giornata mondiale dell’udito tenutasi lo scorso 3 marzo, è stata l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) che ha anche evidenziato come i deficit uditivi comportano conseguenze sull’istruzione e sul mondo del lavoro, riducendo notevolmente le prospettive di occupazione. Si tratta, insomma, di una questione urgente che riguarda tutto il pianeta: un’emergenza che va affrontata il prima possibile con una serie di misure di intervento e prevenzione.
I numeri parlano chiaro: oggi circa il 5% della popolazione mondiale convive con una perdita uditiva, in Italia si parla di circa 7 milioni di persone, ovvero il 12% del Paese. Solo un italiano su 3 (per la precisione il 31%) ha effettuato un controllo dell’udito negli ultimi 5 anni, mentre il 54% non l’ha mai fatto. Inoltre, soltanto il 25% di coloro che potrebbero averne beneficio utilizza l’apparecchio acustico, nonostante l’87% di chi ne fa uso dichiari migliorata la propria qualità di vita.
A fronte di questa situazione l’Oms ha prodotto sei raccomandazioni chiave, rivolte ai gestori di attività, per evitare che i problemi di udito possano diventare ancora più diffusi e gravi. Innanzitutto, non superare mai un livello sonoro medio massimo di 100 decibel e monitorare in tempo reale i livelli sonori mediante apparecchiature opportunamente calibrate. Altri aspetti cruciali sono l’ottimizzazione dell’acustica del locale e dei sistemi audio e la messa a disposizione al pubblico di dispositivi di protezione personale dell’udito. Inoltre, vanno garantite la possibilità di accesso a zone tranquille per far riposare le orecchie e la formazione del personale.
Alle singole persone, infine, l’Oms consiglia di mantenere basso il volume dei dispositivi audio personali, di utilizzare cuffie o auricolari ben adattati e, se possibile, in grado di eliminare il rumore, di indossare i tappi per le orecchie nei luoghi rumorosi e di sottoporsi a regolari controlli dell’udito.