In Italia si stima che, negli ultimi anni, il consumo giornaliero di latte e yogurt si sia notevolmente ridotto, in diverse fasce di età e sia basso e lontano dalle raccomandazioni per la maggior parte della popolazione. A lanciare l’allarme è il Ministero della Salute che sottolinea come “un adeguato consumo invece è importante per il corretto apporto quotidiano di calcio, indispensabile per la crescita ossea dei bambini, ma soprattutto per la prevenzione dell’osteoporosi negli adulti e anziani”.
Il trend in questione, inoltre, ha spinto il Tavolo Tecnico sulla Sicurezza Nutrizionale, che fa sempre capo al Ministero della Salute, a elaborare un decalogo per il corretto consumo di latte e yogurt nell’alimentazione quotidiana, al fine di favorirne il giusto apporto. Decalogo che parte dal presupposto che questi alimenti – come dimostrato da diversi e autorevoli studi svolti a livello internazionale – contribuiscono a diminuire il rischio, oltre che dell’osteoporosi, di diverse cronicità come malattie cardiovascolari, ictus, cancro del colon-retto, obesità e morbo di Alzheimer. Stili di vita corretti – principalmente un’alimentazione varia ed equilibrata, lo stop al consumo di tabacco e di alcol e un’attività fisica quotidiana – rappresentano come sappiamo i pilastri della cosiddetta prevenzione primaria, la principale arma a nostra disposizione per diminuire l’insorgenza delle malattie croniche, responsabili della maggior parte dei decessi a livello europeo e mondiale. Un concetto, questo, di cui Assidai è sempre stato convinto sostenitore, mettendo a disposizione dei propri iscritti costanti campagne informative.
Il calo del consumo di latte in Italia
Partiamo dai numeri del report del Ministero della Salute. Tra il 1998 e il 2020 si stima che il consumo giornaliero di latte si sia notevolmente ridotto passando dal 62,2% (ovvero la fetta della popolazione, con età dai tre anni in su, che lo beve almeno una volta al giorno) al 48,1%. Tale calo si è tradotto da una parte in un aumento del consumo non giornaliero e più occasionale, che è passato dal 18% al 28,7%, e dall’altra in un aumento della prevalenza dei non consumatori dal 17,2% al 22,2%. Altra tendenza preoccupante: la diminuzione del consumo giornaliero di latte e il conseguente slittamento verso consumi più ridotti o nulli, si è osservata maggiormente nella fascia di età dei bambini, ragazzi e giovani di 6-24 anni, con punte di riduzione che si attestano in queste fasce di età intorno a circa il 20%. L’area geografica con numeri più eclatanti è il Nord, sceso addirittura dal 61,3% del 1998 al 45,6% del 2020.
Il latte è l’alimento tipico della colazione. Non stupisce così che in parallelo si siano modificate anche le abitudini legate al primo pasto della giornata. Sebbene la quota di persone di 3 anni e più che dichiarano di non fare la colazione si sia mantenuta pressoché stabile tra il 1998 e il 2020 (rispettivamente 7,9% nel 1998 e 7,5% nel 2020), si è osservato nel tempo, specialmente fino al 2019, un aumento di tale abitudine nella popolazione dei bambini, ragazzi e fino a 24 anni. Al contempo, si è verificato, sempre nello stesso arco temporale, un calo rilevante del consumo di latte a colazione che passa dal 56,6% al 45,6%, con punte di riduzione di circa 20 punti percentuale tra i bambini di 3-10 anni. In cosa si è tradotto tutto ciò? Nell’aumento della quota di coloro che pur non bevendo il latte mangiano comunque qualcosa come biscotti, fette biscottate o brioche, con o senza bevande come il the o il caffè (+10%), oppure che fanno altri tipi di colazione a base ad esempio di yogurt, cereali e succhi di frutta (+5,4%).
I benefici di latte e yogurt: gli studi internazionali
Che cosa dicono i principali studi sui benefici del consumo di latte e yogurt? Il Ministero della Salute sottolinea come due recenti revisioni di metanalisi (una tecnica clinico-statistica quantitativa che permette di combinare i dati di più studi condotti su uno stesso argomento) svolti a livello internazionale concludono “che il consumo di latte è più frequentemente associato ad effetti positivi che eventuali effetti sfavorevoli sulla salute”. In particolare, “l’analisi dose-risposta indica che un incremento di 200 ml (circa 1 tazza) di latte al giorno era associato a un minor rischio di malattie cardiovascolari, ictus, ipertensione, cancro del colon-retto, sindrome metabolica, obesità e osteoporosi”. Associazioni benefiche sono state trovate anche per il diabete mellito di tipo 2 e il morbo di Alzheimer. Altri studi evidenziano l’effetto favorevole del consumo di latte e yogurt sulle malattie cardio-cerebrovascolari e a un minor rischio di iperglicemia e pressione arteriosa elevata. Inoltre, un aumento di una porzione al giorno di latte sarebbe correlato a un rischio inferiore del 12% di obesità addominale e un incremento di una porzione al giorno di yogurt a un rischio di iperglicemia inferiore del 16%.
Le porzioni raccomandate
A livello più pratico quanto latte e quanto yogurt andrebbero consumati al giorno per godere dei loro effetti benefici? Il Tavolo Tecnico sulla Sicurezza Nutrizionale del Ministero della Salute sottolinea come “a livello mondiale, tutte le linee guida per una sana alimentazione indicano che il consumo di latte/yogurt si associa al mantenimento di un buono stato di salute e ne raccomandano un consumo quotidiano. Le linee guida italiane per una sana alimentazione raccomandano il consumo di 3 porzioni di latte al giorno, pari a un quantitativo di 375 ml, mentre a livello nazionale un recente documento di consenso messo a punto dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) e dalla Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione (SISA) caldeggia il consumo di latte e yogurt tra gli esempi di una prima colazione adeguata dal punto di vista nutrizionale”.
Il Decalogo del Ministero della Salute
Infine, il Decalogo per il corretto consumo di latte e yogurt nell’alimentazione quotidiana del Ministero della Salute che evidenzia pregi e caratteristiche di questi alimenti.
- Consuma ogni giorno 3 porzioni tra latte e yogurt. Una porzione corrisponde a 125 grammi cioè un bicchiere piccolo oppure 1/2 tazza o un vasetto di yogurt.
- Il latte e lo yogurt sono alimenti per iniziare bene la giornata. Con una tazza intera di latte (2 porzioni) a colazione e uno yogurt come spuntino si raggiungono le 3 porzioni raccomandate.
- Il latte e lo yogurt sono fonti di calcio, inoltre contengono vitamina A, vitamine del gruppo B e altri sali minerali come fosforo, magnesio, zinco e selenio.
- Il latte e lo yogurt bianco senza zuccheri aggiunti sono molto simili dal punto di vista nutrizionale. Lo yogurt, grazie ai fermenti lattici, favorisce l’equilibrio della flora intestinale.
- Puoi scegliere tra latte fresco pastorizzato, fresco pastorizzato di alta qualità, pastorizzato, microfiltrato e a lunga conservazione (UHT).
- – Lo yogurt si ottiene per fermentazione del latte ad opera di specifici microrganismi. Quando la fermentazione del latte non è dovuta all’azione dei microrganismi dello yogurt, si ottengono latti fermentati.
- Latte e yogurt possono essere interi, scremati o parzialmente scremati in base alla percentuale di grassi. Il latte e lo yogurt scremati o parzialmente scremati hanno un ridotto contenuto di grassi e di calorie senza alcuna riduzione di calcio e proteine.
- Il latte può essere bevuto ad ogni età. Nell’intestino umano è presente la lattasi, enzima necessario per la digestione del lattosio (zucchero del latte). Ciò rende il latte un alimento adeguato per bambini, adulti e anziani, ad eccezione degli intolleranti al lattosio.
- Lo yogurt è ben tollerato dalla maggior parte di coloro che soffrono di intolleranza al lattosio.
- Il calcio e il fosforo presenti nel latte e nello yogurt sono facilmente assorbiti dall’organismo. Il loro consumo contribuisce a diminuire il rischio di insorgenza di osteoporosi.