Lo scorso 14 ottobre è stata celebrata, come ogni anno, la Giornata Mondiale della Vista. Del resto, la disabilità visiva è una condizione abbastanza frequente. Secondo i dati più recenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità essa colpisce 253 milioni di persone nel mondo, ma si può prevenire o trattare in più dell’80% dei casi. In Italia si stimano quasi 1,5 milioni di ipovedenti e 220.000 non vedenti. Di qui l’istituzione della Giornata Mondiale della Vista con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione delle patologie della vista e sul trattamento delle malattie oculari in atto.
Secondo il Ministero della Salute, nel nostro Paese, le malattie che mettono a rischio la vista riguardano oltre 3 milioni di persone e ancora di più sono i soggetti a rischio, perché l’incidenza di glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatia aumenta assieme all’età e alle malattie croniche. Queste e molte altre condizioni che minacciano la vista sono asintomatiche negli stadi iniziali – ovvero danneggiano le cellule nervose in maniera silenziosa- tuttavia possono essere curate o arginate se diagnosticate in tempo dai medici oftalmologi attraverso controlli periodici. Tutto ciò vale anche per i più giovani: la prevenzione e i buoni comportamenti – sottolineano gli esperti – devono iniziare molto presto; inoltre, la vita al chiuso e l’uso dei dispositivi elettronici aumentano il rischio miopia (cresciuta ormai a un giovane su tre) e affaticano l’occhio perché gli impediscono di riposare.