Con il vertice di fine ottobre a Roma si è chiuso un anno in cui il nostro Paese ha ospitato le riunioni più importanti tra le principali 20 economie del mondo
Il vertice di Roma, tenutosi a fine ottobre, è stato soltanto l’atto finale di un 2021 in cui l’Italia ha detenuto la Presidenza del G20, il Foro internazionale che riunisce le principali economie del mondo (rappresenta più dell’80% del PIL mondiale, il 75% del commercio globale e il 60% della popolazione del pianeta). Il programma della Presidenza tricolore si è articolato intorno al trinomio People, Planet, Prosperity: in altre parole, dobbiamo prenderci cura del pianeta e delle persone, assicurando una forte ripresa economica che sia al contempo inclusiva e sostenibile.
Un ruolo chiave, dunque, lo ha la salute, essenziale per la crescita e lo sviluppo economico. Proprio crisi sanitarie come l’attuale pandemia da Covid-19 dimostrano quanto le malattie possano causare instabilità economica nei Paesi colpiti o anche in intere regioni del pianeta. Anche per questo, il vertice di Roma tra i leader del G20 si è fissato un obiettivo molto chiaro: vaccinare almeno il 40% della popolazione mondiale entro la fine del 2021 e il 70% entro la metà del 2022.
Sul fronte sanitario l’Italia era già stata protagonista in aprile, quando a Roma si era tenuto il Global Health Summit. Sede in cui i leder del G20, i responsabili delle organizzazioni internazionali e regionali e i rappresentanti degli organismi sanitari mondiali hanno condiviso gli insegnamenti tratti dalla pandemia di Covid-19, adottando la “dichiarazione di Roma” e impegnandosi a rispettare principi comuni per superare il coronavirus e prevenire future pandemie. E sempre nella Capitale a inizio settembre si è tenuta la Riunione Ministeriale del G20 dedicata ai temi della Salute. Una conferma del ruolo centrale giocato dall’Italia nel settore della salute, anche alla luce di un Servizio Sanitario Nazionale quasi unico al mondo per equità e universalità.