Si definisce “Employer Branding” quell’insieme di valori, peculiarità e qualità, spesso intangibili, che definisce l’identità di un’azienda o di un’organizzazione come luogo di lavoro, evidenziandone le caratteristiche distintive rispetto ai competitor. Un must – ormai – per HR manager, responsabili recruiting e head hunter visto che il loro obiettivo è rendere l’azienda interessante e accattivante a 360 gradi sia per i potenziali candidati, sia per i dipendenti, sia per i clienti. Certo, poi, un luogo di lavoro ottimale diventa anche uno strumento per trattenere i talenti.
I primi a darne una definizione furono Tim Ambler e Simon Barrow nel 1996, i quali descrissero l’Employer Branding come “il pacchetto di benefici funzionali, economici e psicologici forniti dall’impiego e identificati con l’organizzazione”.
Secondo una ricerca realizzata da Boston Consulting Group, implementando un valido Employer Branding si può ridurre il tasso di rotazione dei dipendenti fino al 28%, cosa che ovviamente comporta un notevole risparmio (fino al 50%) in termini di costi per l’assunzione di nuove risorse. Secondo LinkedIn, inoltre, il 75% dei potenziali candidati effettua ricerche sulla reputazione dell’azienda prima di presentarsi per una posizione, e quasi il 70% dei candidati stessi non accetterebbe un’offerta da un datore di lavoro con una cattiva reputazione.
Le leve dell’Employer Branding
Alla luce di questi dati è evidente quanto sia cruciale l’implementazione di un Employer Branding efficace per una società, per un ente o per un’organizzazione. Esso è la sintesi di due filoni aziendali, ovvero il brand e le risorse umane. Dalla loro integrazione deve nascere una visione tale da poter trattenere le risorse in organico, impedendo che passino alla concorrenza, e allo stesso tempo attrarre nuovi potenziali candidati. Lavorare per un’azienda diventa così una sorta di esperienza unica, a elevato valore aggiunto, che si connota per un forte senso di appartenenza.
Su quali fattori bisogna agire per creare tutto ciò? Sul tema ovviamente non mancano le idee e gli studi ma in generale gli esperti concordano sul fatto che sono tre le leve su cui agire: la retention (cioè la capacità di trattenere legati all’azienda i dipendenti o i clienti), l’attrattività aziendale e il coinvolgimento del personale.
Per farlo l’azienda stessa deve mettere a fuoco e comunicare i suoi punti di forza ma anche capire quali sono gli effettivi bisogni dei propri dipendenti per individuare eventuali discrasie. Cruciale, in questo senso, è guardare sempre al futuro, anticipando le esigenze o le necessità che possono nascere. E in questo caso il perimetro delle possibilità offerte dal welfare aziendale, che si dimostra parente stretto dell’Employer Branding, è potenzialmente molto vasto.
Qualche esempio? Se una società realizza che attraverso lo smart working riesce a ottenere una migliore organizzazione del lavoro e ad aumentare il benessere dei propri dipendenti, si attrezza per mettere loro a disposizione questa modalità lavorativa, che in alcuni casi permette di conciliare maggiormente le incombenze professionali e quelle personali senza perdere in produttività ed efficienza. Oppure: si possono offrire ai dipendenti la mensa gratuita, contributi per l’educazione dei figli (pagamento di retta scolastica o acquisto di libri), l’asilo nido o campus estivi per i figli, la possibilità di svolgere in azienda alcuni controlli medici o screening periodici, la palestra o il beauty center. Ecco, dunque, solo alcuni esempi di quello che un’azienda può mettere a disposizione di manager o dipendenti sia per aumentare il loro grado di soddisfazione sul lavoro, sia per caratterizzarsi sul mercato, contribuendo a creare un Employer Branding, e attrarre così nuovi talenti.
Assidai, i suoi valori e l’importanza per le aziende
Se dovessimo definire l’Employer Branding di Assidai dovremmo in primis riferirci alle caratteristiche uniche e distintive che contraddistinguono il Fondo. È, infatti, un Ente senza scopo di lucro dedicato a dirigenti, quadri, alle alte professionalità e alle loro famiglie con alcune peculiarità: non ha limiti di età, di accesso e di permanenza, non opera la selezione del rischio, non può recedere dall’iscrizione e quindi tutela gli assistiti per tutta la durata della loro vita. Nato 30 anni fa su iniziativa di Federmanager, oggi Assidai conta una base di oltre 50.000 nuclei familiari e 120.000 persone assistite. È il punto di riferimento per più di 1.500 aziende che hanno scelto di sottoscrivere un Piano Sanitario per i propri dirigenti, quadri, dipendenti e consulenti.
Il Fondo ha una missione chiara – nato per garantire il benessere, la sicurezza, la tranquillità e la salute dei manager, dei quadri e delle alte professionalità – punta a creare valore sociale. Per farlo segue valori cardine che hanno rappresentato e rappresenteranno sempre il faro della sua attività. Tra questi ci sono sicuramente la tutela, la salute e l’assistenza ma anche un sistema di gestione certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001:2015 e il welfare, visto che Assidai costruisce ad hoc con le aziende piani di copertura sanitaria per i manager, quadri, consulenti e dipendenti, che percepiscono l’assistenza sanitaria come un benefit sempre più prezioso nell’ampio portafoglio del welfare aziendale. E in questo l’offerta di Assidai può contribuire a rafforzare, a sua volta, l’Employer Branding delle aziende che decidono di appoggiarsi al Fondo per fornire ai propri manager (e alle loro famiglie) pacchetti di copertura sanitaria tagliati su misura.
Ma Assidai è anche integrità, trasparenza (certifica annualmente, su base volontaria, il proprio bilancio e si è dotato di un Codice Etico e di Comportamento, oltre a essere regolarmente iscritto all’Anagrafe dei fondi sanitari istituita dal Ministero della Salute alla fine del 2009), professionalità, innovazione e trasparenza.
Un mix di valori che fanno di Assidai una realtà quasi unica in Italia e che rappresentano la spina dorsale di un Employer Branding che proietta il Fondo tra le realtà più dinamiche del settore, a vantaggio degli iscritti e delle aziende che hanno deciso di scegliere Assidai per prendersi cura della propria salute e di quella dei propri cari.