Tutelare, da un punto di vista etico, i diritti dei minori ospedalizzati o che necessitano di assistenza socio-sanitaria a domicilio.
È questo il principale obiettivo del “Codice del diritto della persona di minore età alla salute e ai servizi sanitari” elaborato da un gruppo di lavoro costituito dai Garanti regionali e delle Province autonome e presentato a inizio ottobre 2020. In sostanza, si è trattato di un significativo passo in avanti che ha tratto ispirazione dalla “Carta dei diritti dei minori in ospedale” (adottata nel 2001 e a sua volta ispirata ai principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989) alla luce del cambiamento dello scenario e delle criticità emerse negli ultimi anni, anche se lo spirito resta lo stesso: porre precisi obblighi sul funzionamento del sistema sanitario per le persone di minore età.
Nuove sfide per la tutela dei minori
Del resto – è l’opinione degli esperti – l’evolversi della società pone sfide sempre nuove per tutelare i diritti dei bambini e dei ragazzi. Dunque, è necessario che gli strumenti posti a loro tutela siano capaci di interpretare i nuovi tempi e proporre soluzioni innovative. A partire, per esempio, da un richiamo all’attenzione per le fasce più vulnerabili della popolazione minorile che vive in Italia, tra le quali i minorenni stranieri non accompagnati, rifugiati e appartenenti a minoranze. In quest’ottica rafforzare i già esistenti strumenti di garanzia per un accesso ai servizi sanitari senza discriminazione alcuna, contribuisce a rafforzare il concetto stabilito dall’articolo 32 della Costituzione (il diritto alla salute) e in ogni caso a innalzare ulteriormente l’elevato profilo di equità e universalità che distingue il nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN) nel mondo.
Lo spirito del nuovo Codice
In generale, il nuovo Codice ha come principio superiore l’interesse della persona di minore età, valutato per ogni singolo caso e si pone come obiettivo la tutela di vari diritti e principi. A partire, per esempio, da quello di non discriminazione (razza, genere, orientamento sessuale, religione e altro). Stabilisce inoltre che debbano essere garantite assistenza globale continuata, favorendo percorsi che prevedano la deospedalizzazione, e l’accesso alle cure per le malattie croniche e disabilità. Ci sono poi il diritto all’informazione e parere del minore sul percorso di cura, per consentire un consenso consapevole tramite i genitori; la protezione da ogni forma di violenza fisica e mentale; il rispetto della privacy; la proposta di un ambiente ospedaliero con spazi esclusivamente dedicati ai minori; il diritto al gioco e alla ricreazione, per poter godere di tempi di riposo e divertimento; il diritto all’istruzione, per mantenere lo sviluppo creativo anche in situazioni di degenza; oltre al diritto di preservare la propria identità, nazionalità, tradizioni, valori culturali e relazioni familiari. Insomma, un ampio spettro di diritti dei minori su cui i Garanti effettueranno una sorveglianza adeguata, svolgendo indagini o ispezioni per assicurare il rispetto di tutto quanto viene previsto dal “Codice del diritto della persona di minore età alla salute e ai servizi sanitari”.
Va anche ricordato che alcuni di questi valori quali salute, assistenza, integrità, trasparenza e riservatezza rappresentano anche i principi fondanti dell’operato di Assidai, che tutela gli iscritti e tutto il loro nucleo familiare, assistendo i figli fino a 26 anni. Il nostro Fondo di assistenza sanitaria, inoltre, ha adottato un Codice Etico e di Comportamento per evidenziare l’insieme dei valori di cui si fa portatore e le linee guida che devono ispirare l’operato di coloro che agiscono per conto di Assidai e cui devono attenersi nel perseguimento degli scopi istituzionali.
Sintesi degli articoli del Codice
Vediamo infine una sintesi dettagliata dei 23 articoli che compongono il nuovo “Codice del diritto della persona di minore età alla salute e ai servizi sanitari” in modo da capirne la portata e la sua evoluzione rispetto alla Carta del 2001.
- Superiore interesse della persona di minore età, che deve essere considerato e valutato in relazione al caso singolo e non in astratto.
- Diritto alla salute, che deve esaminare tutte le dimensioni della salute stessa, ovvero fisica, psichica, sociale, culturale e spirituale come peraltro stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Ciò comprende anche una adeguata informativa sui corretti stili di vita.
- Principio di non discriminazione, che sia fondata su razza, colore, genere, opinione politica, orientamento sessuale, lingua, religione, opinione politica, etnia o eventuale disabilità.
- Assistenza globale e continuata, attraverso una rete organizzativa che integri strutture sanitarie e professionali diverse.
- Malattie croniche e disabilità, per cui i minori hanno diritto a un completo accesso alle cure e ai servizi.
- Diritto all’informazione e parere della persona di minore età in merito al percorso di cura riguardo sia gli accertamenti diagnostici sia le indicazioni terapeutiche sia le conseguenze della loro mancata esecuzione.
- Protezione da ogni forma di violenza fisica e mentale, contro la quale le strutture sanitarie dovranno adottare apposite procedure.
- Trattamento sanitario obbligatorio, che deve avvenire con modalità dignitose e meno invasive possibili, comunque compatibili con le necessità e condizioni di salute del minore.
- Continuità relazionale con i membri della famiglia in ogni fase dei percorsi di assistenza e cura senza nessuna esclusione.
- Privacy, che va tutelata da tutte le persone che si prendono cura del minore con rispetto del suo pudore fin da quando egli inizia ad averne percezione.
- Ambiente ospedaliero: i minori hanno diritto di essere ricoverati in reparti pediatrici separati da quelli degli adulti e possibilmente aggregati per fasce di età.
- Gioco e ricreazione, che dovranno essere garantiti in ogni struttura sanitaria con tempi e modalità adeguati all’età e alla condizione dei minori.
- Istruzione, a cui il minore ha diritto anche in stato di degenza con i genitori, considerati partner responsabili e attivi.
- Diritto del minore della persona di minore età di origine straniera o appartenente a minoranze a preservare la propria identità, nazionalità, tradizione, valori culturali e relazioni familiari.
- I Garanti Nazionali e Regionali adotteranno misure adeguate per assicurarsi che tutte le persone di minore età ricevano assistenza sanitaria rispettosa del Codice appena approvato.