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prevenzione sole caldo

Caldo, cibo, sole: la prevenzione non va in vacanza

Pubblicato il 4 Agosto 2020 Andrea Bertoni In Welfare24 /  

Alcuni consigli da seguire per vivere in salute la stagione più attesa dell’anno

Sole, mare e montagna ma anche caldo, pasti fuori casa e rischio di scottature. Per molti l’estate è la stagione più bella (e più attesa dell’anno) ma essa presenta anche dei rischi su cui riporre particolare attenzione.

A partire dall’alimentazione: bere e mangiare correttamente – sottolinea il Ministero della Salute – contribuisce ad affrontare l’afa e a ridurre i rischi per la salute dovuti alle ondate di calore, in particolare la disidratazione. Quando fa molto caldo, infatti, i bambini, le donne in gravidanza e gli anziani possono soffrire di più e essere maggiormente esposti al rischio di disidratazione.

A tale proposito, secondo il Dicastero della Sanità, ci sono alcuni consigli chiave da seguire. Innanzitutto, bere almeno due litri (otto bicchieri) di acqua al giorno, moderando al contempo il consumo di bevande con zuccheri aggiunti e di alcolici, rispettare il numero e gli orari dei pasti (in particolare non trascurando mai una adeguata prima colazione), aumentare il consumo di frutta e verdura di stagione e yogurt e ridurre drasticamente quello di cibi ricchi di grassi. Inoltre, si aggiunge, bisogna preparare i piatti con fantasia, privilegiando cibi freschi, facilmente digeribili e ricchi in acqua (completando il pasto con un bel frutto) e – se proprio si vuole fare uno strappo alla regola – consumare un gelato o un frullato può essere un’alternativa al pasto di metà giornata. Infine, meglio usare poco sale (preferibilmente iodato) e rispettare le modalità di conservazione degli alimenti, mantenendo la catena del freddo per gli alimenti che lo richiedono (borsa termica per il pic-nic).

Altro aspetto chiave dell’estate, forse ancora più importante, è quello della protezione della pelle, in particolare per evitare i rischi di insorgenza del melanoma, il tumore della cute. In questo caso, i principali esperti in materia indicano un vademecum piuttosto chiaro da rispettare. Non bisogna stare al sole a tutti i costi: anzi, meglio restare all’ombra quando serve, tenendo sempre presente che i raggi del sole sono più forti nelle ore centrali e indumenti protettivi come cappelli e occhiali sono consigliabili. Va sempre applicata (anche quando è nuvoloso) una protezione solare ad ampio spettro, resistente all’acqua e con fattore di protezione dai 30 in su. Non solo: va riapplicata ogni due ore e comunque dopo ogni bagno o ogni volta che si suda in maniera abbondante, senza dimenticare che anche acqua e sabbia possono riflettere i raggi del sole aumentato le possibilità di scottarsi.

 

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