L’importante certificazione è arrivata lo scorso 23 settembre nella sede di Assidai direttamente dal Ministero della Salute, in particolare dalla Direzione Generale della Programmazione Sanitaria. Si tratta del rinnovo dell’iscrizione di Assidai per il 2019 all’Anagrafe dei Fondi Sanitari: un documento chiave visto che, come noto, per operare in Italia, i fondi di assistenza sanitaria integrativi devono essere iscritti ad un albo, chiamato appunto Anagrafe Fondi Sanitari Integrativi. Quest’ultima, va ricordato, è stata istituita dal Ministero della Salute con il Decreto del 31 marzo 2008, e poi resa operativa con il successivo Decreto ministeriale del 27 ottobre 2009, che ha definito le procedure e le modalità del suo funzionamento.
I valori di Assidai e la trasparenza
Il rinnovo dell’iscrizione all’Anagrafe per il 2019 è solo un elemento di un più ampio e ricco quadro di valori su cui si impernia l’attività del Fondo. Valori come assistenza, riservatezza, professionalità, integrità, trasparenza, mutualità e solidarietà che hanno mosso e muoveranno sempre Assidai nel proprio operato a tutela degli iscritti.
Nel tempo, sono così arrivate la certificazione annuale su base volontaria del proprio bilancio, un Sistema di Gestione certificato, la dotazione di un Codice Etico e di Comportamento, oltre ovviamente alla regolare iscrizione all’Anagrafe dei fondi sanitari.
Perché quest’ultima è così importante? Perché svolge un ruolo di censimento e di controllo sull’operato dei vari soggetti coinvolti. In Italia sono tenute all’iscrizione nell’albo due tipologie di fondi sanitari che garantiscono l’erogazione di prestazioni integrative al Servizio Sanitario Nazionale. Si tratta dei “Fondi sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale (SSN)”, che erogano solo ed esclusivamente prestazioni non comprese nei livelli essenziali di assistenza, e degli “Enti, Casse e Società di Mutuo Soccorso aventi esclusivamente fini assistenziali” che sono sia integrativi del SSN, sia sostitutivi.
L’Anagrafe e i numeri dei fondi in Italia
Dai dati più recenti dell’Anagrafe sui fondi sanitari, diffusi dal Ministero della Salute in un apposito report – un approfondimento pubblicato su Welfare 24 newsletter di Assidai – emerge una crescita continua del comparto della sanità integrativa italiana, con i fondi passati complessivamente dai 267 del 2010 ai 322 del 2017, a fronte di una netta prevalenza degli Enti, Casse e Società di mutuo soccorso (come Assidai) rispetto ai fondi sanitari puramente integrativi. C’è un altro elemento che spicca: il divario tra il numero dei fondi sanitari integrativi e gli enti, casse e società di mutuo soccorso, è sempre rimasto rilevante. Anzi, nel corso degli anni al lieve aumento del numero dei fondi integrativi della prima tipologia (3 nel 2013, 4 nel 2014, 7 nel 2015, 8 nel 2016 e 9 nel 2017), si è avuto un più significativo e progressivo incremento del numero degli enti, casse e società di mutuo soccorso (273 nell’anno 2013, 286 nel 2014, 293 nel 2015 e 297 nel 2016 e 313 nel 2017), che rappresentano ormai il 97% del totale. Inoltre, la forbice salta all’occhio anche nell’ammontare delle risorse erogate e nel numero di iscritti. Gli Enti, le Casse e le Società di Mutuo Soccorso, nel 2017, avevano erogato prestazioni per 2,32 miliardi di euro, a fronte di un totale di 10,6 milioni di iscritti; l’altra categoria di fondi si fermava rispettivamente a 1,3 milioni e poco più di 11mila iscritti.
Importanza delle certificazioni
L’iscrizione all’Anagrafe dei Fondi Sanitari dimostra lo spessore e la trasparenza dell’attività del Fondo. Attività che si ispira al Codice Etico e di Comportamento, che evidenzia l’insieme dei valori di cui Assidai si fa portatore e le linee guida che devono ispirare l’operato di coloro che agiscono per conto di Assidai e a cui devono attenersi nel perseguimento degli scopi istituzionali. Inoltre, ogni anno, pur non essendo obbligato, Assidai sottopone il proprio bilancio alla revisione contabile d’esercizio, certificazione effettuata da una delle principali società di revisione a livello mondiale per fornire ogni garanzia di correttezza e trasparenza a tutti gli stakeholder e alle migliaia di famiglie assistite. Infine, il Fondo si è dotato di un Sistema di Gestione certificato in base alle norme UNI EN ISO 9001:2015 per quanto concerne “l’erogazione del servizio di rimborsi spese mediche ed assistenziali per dirigenti, quadri e consulenti”. Ciò consente sia di fornire ai propri iscritti i migliori servizi e Piani Sanitari sia, di riflesso, di lavorare continuamente sul miglioramento continuo dell’efficienza e dell’efficacia dei processi interni e dei servizi agli iscritti.