Circa 200 milioni di europei, cioè il 39% dell’intero Vecchio Continente, che nel 2025 arriveranno a 222 milioni, pari al 43%: è questa la fetta di popolazione europea di età superiore a 50 anni, fino agli ultracentenari, che rappresenta la cosiddetta “Silver Economy”. I numeri provengono da uno studio realizzato nei mesi scorsi dal gruppo Technopolis e da Oxford Economics su incarico della Commissione Europea e confermano come si tratti di un fenomeno ormai sempre più attuale e in costante crescita con importanti conseguenze per tutta l’economia europea: sempre secondo l’analisi, infatti, i consumi di questa fascia di popolazione oggi valgono 3.700 miliardi di euro e considerando l’indotto si superano facilmente i 4.200 miliardi.
Si tratta di un trend evidentemente guidato dalle dinamiche demografiche dei Paesi occidentali, in particolar modo dall’allungamento della vita media e dal calo della natalità, che determinano un graduale invecchiamento della popolazione. Quest’ultima, secondo gli esperti, determinerà a sua volta lo sviluppo di particolari settori dell’economia, tre in particolare: la sanità, la Long Term Care (ovverosia tutte le prestazioni per la non autosufficienza dall’assistenza alle residenze per anziani) e l’offerta di beni e servizi per la terza età. Senza contare l’industria farmaceutica, il mondo dei servizi culturali e ricreativi, i viaggi e il turismo, la domotica, l’alimentazione e tanti altri settori che potranno sfruttare anche il fatto che la popolazione anziana, sempre nei Paesi industrializzati, ha a disposizione fette di reddito significative.
I numeri della Silver Economy
Già oggi in tutto il mondo gli over 50 controllano il 70% del reddito disponibile, si prevede un potere di spesa sopra i 15mila miliardi di dollari entro il 2020 e, solamente negli Stati Uniti, la Silver Economy è attualmente stimata sui 7.100 miliardi di dollari. Anche il nostro Paese, nel suo piccolo, conferma questa lettura: l’italiano medio “over 60/65” ha una casa di proprietà, tempo a disposizione per viaggiare e praticare sport e coltiva spesso una vita sociale ricca. Sempre in Italia si stima che il 40% delle famiglie con componenti tra 55 e 64 anni dispone di una ricchezza netta superiore a 250mila euro, una percentuale che è superiore al 30% per le famiglie i cui componenti hanno da 65 anni in su. Inoltre, Assoprevidenza ha calcolato in 620 miliardi di euro l’impatto della Silver Economy in termini di prodotto interno lordo: quasi il 40% dell’intero Prodotto interno lordo (PIL).
L’impegno di Assidai sulla non autosufficienza
Se la Silver Economy è un’opportunità non vanno neppure dimenticate le possibili conseguenze legate all’invecchiamento della popolazione che potrebbe mettere a rischio non solo il settore sanitario, ma gli equilibri economici e sociali dell’intero Paese. A lanciare l’allarme, nei mesi scorsi, era stata anche la terza edizione degli Stati Generali dell’assistenza a lungo termine, organizzati da Italia Longeva, con la collaborazione, tra gli altri, del Ministero della Salute e dell’Istat.
L’appuntamento aveva messo ulteriormente a fuoco un tema, quello della copertura Long Term Care, cioè l’insieme dei servizi socio-sanitari forniti con continuità a persone che necessitano di assistenza permanente a causa di disabilità fisica o psichica, tema sul quale Assidai si è sempre mossa in prima linea e su cui invece l’Italia staziona nelle retrovie rispetto ai principali partner europei. Una situazione preoccupante se si pensa che nel nostro Paese, nei prossimi 10 anni, 8 milioni di anziani avranno almeno una malattia cronica grave, come ipertensione, diabete, demenza, malattie cardiovascolari e respiratorie. Assidai, dal canto suo, ha sempre lavorato a favore dei propri iscritti sulla copertura LTC. Nel 2015, infatti, aveva impresso una prima svolta estendendo la copertura anche al coniuge o al convivente more uxorio dell’iscritto; l’anno scorso ha introdotto novità rilevanti sia per gli iscritti under 65 (allargata la copertura a tutto il nucleo familiare dell’iscritto con aumento del 30% della rendita in caso di presenza di un figlio minore e fino alla sua maggiore età, e raddoppio della rendita in presenza di un figlio già non autosufficiente) sia per gli iscritti over 65 (con il pacchetto garantito arricchito di ulteriori prestazioni); infine quest’anno ha ulteriormente potenziato le coperture per le due categorie di età. Non è un caso che anche il Presidente Tiziano Neviani abbia inserito la copertura Long Term Care tra i punti principali nel proprio programma per la rielezione per il triennio 2019-2021. A testimonianza di come si tratti di un tema di estrema attualità per il Paese e su cui Assidai è particolarmente attenta.