Un sito tematico per conoscere la pelle e proteggerla dai principali rischi, tra cui ovviamente anche quello del melanoma. La Mia Pelle – questo il nome del sito – è stato realizzato dal Ministero della Salute e dagli Istituti Fisioterapici Ospitalieri, che si pone un obiettivo molto chiaro: diffondere in modo semplice e interattivo una “cultura” della pelle per prevenire l’insorgere di malattie, adottando i corretti comportamenti relativi all’esposizione al sole e alle altre fonti di raggi UV (come le lampade solari), o per diagnosticarle in anticipo.
Una filosofia che va di pari passo con quella di Assidai, i cui iscritti per tutto il mese di giugno possono usufruire gratuitamente del nuovo pacchetto Healthy Manager, che prevede la possibilità di prenotare nel corso del mese una visita dermatologica e la mappatura dei nei, esami fondamentali in termini di prevenzione dei melanomi, ovvero patologie o lesioni tumorali della pelle. Si potranno poi effettuare gli esami fino al 31 dicembre 2019. Una grande opportunità per prendersi cura di un organo, spesso sottovalutato e non considerato tale.
La prevenzione carta vincente contro i tumori
Secondo il sito del Ministero della Salute, la prevenzione è una carta vincente perché consente di diminuire i costi per il sistema sanitario derivanti dai ricoveri e dall’assistenza e, allo stesso tempo, di salvare tante vite salvaguardando la salute degli individui. La grande sfida della medicina, in estrema sintesi, è non fare ammalare le persone sane: ciò vale a maggior ragione nella lotta ai tumori della pelle, per cui “la riduzione del rischio passa attraverso la corretta esposizione al sole fin dall’infanzia”. Ovvero: “è prioritario evitare le scottature e proteggere la propria pelle, anche per godere del tempo libero e dell’estate in sicurezza”. In secondo luogo, “la diagnosi precoce garantisce oggi nella maggior parte dei casi la riuscita dei trattamenti di cura, la diminuzione delle complicanze e in un’alta percentuale di casi, fino al 90%, consente di salvarsi la vita”.
L’attenzione dedicata dal Ministero della Salute al tema deriva anche da un trend preoccupante: il melanoma, considerato fino a pochi anni fa una neoplasia rara, presenta attualmente un’incidenza in continua crescita in tutto il mondo e anche in Italia, dove si registrano circa 7500 nuovi casi l’anno e circa 1.500 decessi. Nel nostro Paese, il melanoma cutaneo ha un’incidenza di 14,3 casi su 100mila uomini e 13,6 casi su 100mila donne ed è al terzo posto per numero di nuovi casi nella fascia di età da 0 a 44 anni. Inoltre, a differenza di molte altre neoplasie il melanoma colpisce anche le classi d’età più giovani, infatti oltre il 50% dei casi viene diagnosticato entro i 59 anni d’età.
Il portale per la prevenzione dermatologica del Ministero della Salute
Il sito realizzato dal Ministero della Salute ha un taglio estremamente divulgativo. Per esempio, ha un test molto veloce che permette di capire, rispondendo ad alcune semplici domande, a che tipo di fenotipo si appartiene per prendere poi di conseguenza le opportune misure di protezione per la propria pelle. C’è anche un divertente, quanto utile, gioco dell’oca che ci consente di capire come comportarci, per evitare rischi alla nostra cute, nella classica giornata estiva di sole.
La parte più consistente, in ogni caso, è rappresentata da una ricca dote di contenuti, che riguardano per esempio il controllo dei nei, comprese le principali linee guida dell’autoesame e le ipotesi in cui invece bisogna rivolgersi direttamente al dermatologo. Perché la pelle, si ricorda, “è il confine tra organismo e ambiente esterno: la nostra prima difesa verso il mondo che ci circonda ma è anche l’organo più esposto ai fattori ambientali, è quindi importante proteggerla”. Per questo, il Ministero della Salute fornisce una serie di preziose indicazioni che vanno nell’ottica della prevenzione e dei corretti stili di vita per contrastare le malattie della pelle: gli stessi obiettivi perseguiti dalle importanti campagne di informazione e prevenzione promosse da Assidai, perché è davvero il caso di dirlo “prevenire, è meglio che curare”.