In forte ascesa, negli ultimi anni, Enti, Casse e Società di mutuo soccorso
Una crescita continua del comparto della sanità integrativa italiana, con i fondi passati complessivamente dai 267 del 2010 ai 322 del 2017, a fronte di una netta prevalenza degli Enti, Casse e Società di mutuo soccorso rispetto ai fondi sanitari puramente integrativi.
A che cosa serve l’Anagrafe dei Fondi? Svolge un ruolo di censimento e di controllo sull’operato dei vari soggetti coinvolti. In Italia sono tenute all’iscrizione nell’albo due tipologie di fondi sanitari che garantiscono prestazioni integrative al SSN. Si tratta dei “Fondi sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale” (Fondi di tipologia A), che erogano solo ed esclusivamente prestazioni non comprese nei livelli essenziali di assistenza, e degli “Enti, Casse e Società di Mutuo Soccorso aventi esclusivamente fini assistenziali” (Fondi di tipologia B) tra i quali rientra Assidai, che sono sia integrativi del SSN, sia sostitutivi e hanno ormai superato il traguardo dei 10 milioni di iscritti.
I numeri del report e il primato dei fondi integrativi/sostitutivi
Ebbene, per la prima volta, dal report del Ministero della Salute – che permette di tracciare un quadro chiaro e oggettivo del settore – emerge subito un concetto: il divario tra il numero dei fondi sanitari integrativi e gli enti, casse e società di mutuo soccorso, è sempre rimasto rilevante. Anzi: nel corso degli anni al lieve aumento del numero dei fondi integrativi della prima tipologia (3 nel 2013, 4 nel 2014, 7 nel 2015, 8 nel 2016 e 9 nel 2017), si è avuto un più significativo e progressivo incremento del numero degli enti, casse e società di mutuo soccorso (273 nell’anno 2013, 286 nel 2014, 293 nel 2015 e 297 nel 2016 e 313 nel 2017), che rappresentano ormai il 97% del totale.
La forbice emerge in modo netto anche nell’ammontare delle risorse erogate e nel numero di iscritti. Gli Enti, le Casse e le Società di Mutuo Soccorso, nel 2017, avevano erogato prestazioni per 2,32 miliardi di euro, a fronte di un totale di 10,6 milioni di iscritti; l’altra categoria di fondi si fermava rispettivamente a 1,3 milioni e poco più di 11mila iscritti.
La tipologia di prestazioni extra Lea
Un altro spunto interessante fornito dal report del Ministero della Salute è la scomposizione delle prestazioni sanitarie extra Lea (cioè al di fuori dei Livelli essenziali di assistenza garantiti dal SSN) fornite da Enti, Casse e Società di mutuo soccorso che sono sia integrativi sia sostitutivi della sanità pubblica. Da essa emerge che su un totale di prestazioni erogate vincolate per 753,7 milioni circa, l’assistenza odontoiatrica gioca il ruolo preponderante (con 509,3 milioni), seguita dalle prestazioni sanitarie e sociali (154,3 milioni) e da quelle finalizzate al recupero della salute (90,1 milioni). C’è un altro angolo visuale per decifrare il fenomeno: guardare la diversa distribuzione delle risorse erogate dagli enti, casse società di mutuo soccorso per le varie tipologie di prestazioni extra Lea. In particolare, il 33% hanno svolto solo assistenza odontoiatrica (per una spesa media di 342mila euro), il 19% prestazioni finalizzate al recupero della salute e odontoiatriche mentre il 18% ha erogato tutte le prestazioni extra Lea previste dall’anagrafe.
Insomma, un quadro in piena evoluzione che testimonia il significativo sviluppo dei fondi sanitari. Una categoria che si candida, per il futuro, a essere un valido sostegno al Servizio Sanitario Nazionale affinché lo stesso possa mantenere le caratteristiche di universalità ed equità senza vedere penalizzata la propria sostenibilità nel tempo.
Tutte le certificazioni di Assidai
Assidai è iscritto all’Anagrafe dei Fondi sanitari fin dal 2010 – primo anno di attività dell’Anagrafe. Annualmente il Fondo rinnova l’iscrizione e ne riceve il documento di conferma direttamente dal Ministero della Salute, in particolare dalla Direzione Generale della Programmazione Sanitaria.
L’iscrizione all’Anagrafe dei Fondi Sanitari è uno dei tasselli che formano il mosaico della trasparenza di Assidai, insieme al Codice Etico e di Comportamento, che evidenzia l’insieme dei valori di cui il Fondo si fa portatore, alla certificazione annuale su base volontaria del proprio bilancio e al Sistema di Gestione certificato ISO 9001:2015.