La pigrizia, di per sé, è un concetto al quale guardiamo spesso con una certa indulgenza: chi non ha mai spento la sveglia al mattino o non ha mai preso l’auto per andare al bar vicino casa? Tuttavia, quando la pigrizia stessa si trasforma in inattività fisica “cronica” il discorso cambia completamente e diventa molto serio. A dirlo sono alcuni dati choc, relativi a tutto il mondo e all’Europa, diffusi recentemente dalla World Health Organization, l’agenzia dell’Onu specializzata sulla salute (anche detta Organizzazione Mondiale della Sanità), che ha stimato in circa 1,9 milioni i decessi avvenuti ogni anno a livello globale attribuibili alla inattività fisica. Inoltre sarebbero 2,6 milioni i morti legati al sovrappeso o all’obesità e in cui si sono spesso riscontrati danni anche al tessuto osseo. L’inattività fisica è il quarto più importante fattore di rischio di mortalità a livello mondiale e causa il 6% di tutti i decessi. È superato soltanto dall’ipertensione sanguigna (13%) e dal consumo di tabacco (9%) e si attesta allo stesso livello di rischio dell’iperglicemia (6%). C’è un altro aspetto, evidenziato dalla World Health Organization, da non sottovalutare e cioè quanto la mancanza di attività fisica incide sull’insorgere di malattie croniche: per il 10-16% nel cancro del seno, del colon e del retto e nel diabete di tipo 2 (la forma più diffusa che si manifesta in età adulta per un difetto nella produzione di insulina), e per il 22% nelle patologie cardiovascolari. Nella sola Europa la musica non cambia: ogni anno si verificano un milione di decessi (il 10% circa del totale) causati dalla mancanza di attività fisica e per stare in salute, puntualizza l’Organizzazione Mondiale della Sanità, basterebbero 20 minuti di attività fisica al giorno.
Allarme sedentarietà per gli adolescenti europei
C’è un ulteriore allarme, da non sottovalutare, legato all’aumento della sedentarietà di bambini e adolescenti. Sempre secondo l’Oms, solo il 34% degli adolescenti europei di età compresa tra 13 e 15 anni è fisicamente attivo ai livelli sufficienti e ciò determina ovviamente un aumento dei bambini sovrappeso ed obesi in Europa, soprattutto tra le fasce socio-economiche più deboli. Tra le persone di età superiore a 15 anni, invece, il 60% non fa mai esercizio fisico o sport.
E gli italiani? Sono tra i più sedentari, con il 60% che dichiara di non fare mai sport o attività fisica, contro una media europea del 42% e un primato, quello della Svezia, che si ferma al 9%. Ovviamente tutto questo ha un costo sia per il sistema sanitario nazionale sia per l’attività economica dell’intero Paese se si pensa ai congedi per malattia e alle morti precoci: a tal proposito l’Oms ha calcolato che per una popolazione di 10 milioni di persone per metà insufficientemente attive, il costo sia di 910 milioni di euro l’anno. Altri studi vanno oltre: per esempio un paper realizzato dall’Università di Sidney, e pubblicato l’anno scorso da “The Lancet”, stima un costo annuo globale di 67,5 miliardi di dollari.
Come battere la pigrizia: i consigli dell’Oms
Ora passiamo dalla teoria alla pratica. Ecco qualche consiglio dell’Oms per svolgere attività fisica e soprattutto per evitare di farsi vincere dalla pigrizia.
- Per bambini e ragazzi (5–17 anni) servono almeno 60 minuti al giorno di attività moderata–vigorosa, includendo almeno 3 volte alla settimana esercizi per la forza, che possono consistere in giochi di movimento o attività sportive.
- Per gli adulti (18-64 anni) ci vogliono almeno 150 minuti alla settimana di attività moderata o 75 di attività vigorosa (o combinazioni equivalenti delle due) in sessioni di almeno 10 minuti per volta, con rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari da svolgere almeno due volte alla settimana.
- Per gli anziani (dai 65 anni in poi): le indicazioni sono le stesse degli adulti, con l’avvertenza di svolgere anche attività orientate all’equilibrio per prevenire le cadute. Chi fosse impossibilitato a seguire a pieno le raccomandazioni deve fare attività fisica almeno 3 volte alla settimana e adottare uno stile di vita attivo adeguato alle proprie condizioni.
Infine, come evitare di trovare con sé stessi i classici pretesti per restare sul divano? Ecco un piccolo vademecum anti-pigrizia dell’Oms:
- pianificare la settimana e identificare tre intervalli di tempo di 30 minuti che possono essere usati per fare attività fisica.
- Aggiungere esercizi fisici alle attività quotidiane (andare in bicicletta, fare la spesa, portare fuori il cane, fare esercizi mentre si guarda la TV, parcheggiare lontano dalla propria destinazione).
- Programmare le attività fisiche in modo che cadano nelle ore del giorno in cui ci si sente più in forma.
- Pianificare e fare in modo che l’attività fisica rientri nelle attività o nei piaceri giornalieri.
- Scegliere attività che richiedono il minimo equipaggiamento possibile (correre, camminare, salire le scale, esercitarsi in casa) e che costano poco a livello di attrezzature.