Invio cartaceo tramite posta, oppure online accedendo alla nuova area riservata Assidai. Sono queste, in estrema sintesi, le modalità con cui si possono chiedere al nostro Fondo i rimborsi per le prestazioni effettuate in convenzione indiretta, ovverosia quelle prestazioni non effettuate presso strutture o professionisti facenti parte delle strutture appartenenti al network convenzionato. Ciascun iscritto, ovviamente, in base alle proprie abitudini e alle “attitudini” verso la tecnologia, avrà la sua procedura preferita, anche se va sottolineato che il Fondo, negli ultimi anni ha sempre cercato di migliorare il servizio offerto, puntando su trasparenza, efficienza e risparmio di costi e tempi.
Con questi obiettivi, ormai quattro anni fa, Assidai ha lanciato la nuova procedura relativa alla presentazione della richiesta di rimborso online: un servizio innovativo messo a disposizione degli iscritti e rafforzato nel 2018 attraverso il lancio della nuova area riservata, che consente l’accesso sia da PC che da smartphone o tablet. La filosofia è chiara: semplificare il più possibile le procedure ed eliminare gli intralci burocratici per rubare sempre meno tempo agli iscritti, alzando al tempo stesso il livello della qualità del servizio. La filosofia è chiara: semplificare il più possibile le procedure ed eliminare gli intralci burocratici per rubare sempre meno tempo agli iscritti, alzando al tempo stesso il livello della qualità del servizio.
Rimborsi online spese sanitarie: la novità piace agli iscritti
Proprio gli iscritti al Fondo, dal canto loro, hanno risposto con entusiasmo a queste novità. Per quanto riguarda la procedura di rimborso online, che riguarda ovviamente le prestazioni in convenzione indiretta, nel 2014 – anno di introduzione della novità – le richieste implementate online erano soltanto pari al 14,04% a fronte del 44,81% riconducibile al cartaceo (un altro 39,62% delle fatture è legato invece alle convenzioni dirette, ma come detto questo numero non è da prendere in considerazione). Soltanto un anno dopo, cioè nel 2015, le richieste di rimborso online sono balzate al 24,43% con un incremento di quasi il 75% mentre quelle sul cartaceo si sono praticamente dimezzate, crollando al 26,51% del totale. Ulteriore progresso nel 2016, quando i rimborsi sul web hanno toccato quota 32,45% contro il 17,56% del cartaceo. Il dato cumulato è eloquente: in meno di tre anni il ricorso all’online è più che raddoppiato, passando dal 14,04% al 32,45% mentre il cartaceo è passato dal 44,81% al 17,56%, con un calo del 61%.
Che vantaggi presenta, in definitiva, la procedura di rimborso online? Innanzitutto elimina i costi per l’invio della documentazione cartacea. Inoltre, la visualizzazione in tempo reale della richiesta inserita tra le pratiche di lavorazione consente una verifica immediata da parte degli assistiti, che così facendo hanno una perfetta visibilità e trasparenza su tempi e modalità di rimborso. Allo stesso tempo, la scelta di puntare sui rimborsi online ha avuto un impatto sulla vita strategica e operativa del Fondo e ha portato a ridisegnare la sua struttura organizzativa con rendicontazioni e assistenza nelle pratiche sempre più efficienti.
La procedura di rimborso cartaceo: istruzioni per l’uso
Non va trascurato, tuttavia, che il rimborso cartaceo continua comunque ad avere un peso rilevante: evidentemente ci sono ancora alcuni iscritti che si sentono più a proprio agio con questa procedura e dunque è utile riassumerne i passaggi fondamentali. Da ciò sono escluse le prestazioni per la non autosufficienza le cui istruzioni sono riportate nell’apposito documento.
Innanzitutto, per richiedere il rimborso delle spese mediche sostenute è sempre necessario compilare e sottoscrivere l’apposito modulo di richiesta prestazioni: qualora la domanda di liquidazione non fosse redatta in modo corretto, non sarà possibile procedere con l’istruttoria della stessa. C’è poi il tema della documentazione necessaria ai fini della corretta evasione delle prestazioni. Per tutte i Piani Sanitari (ricovero, day hospital, intervento ambulatoriale, etc) andrà fornita la fotocopia delle fatture o ricevute di spesa; per gli iscritti ai Piani Sanitari integrativi il dettaglio di liquidazione del Fasi o altro Fondo primario. Al proposito è importante, per l’iscritto, conservare sempre copia della documentazione trasmessa ad Assidai, per eventuali utilizzi, con particolare riferimento a quelli fiscali; non potranno, infatti, essere soddisfatte eventuali richieste di fotocopiatura dei documenti di spesa inoltrati. Qualora l’iscritto, per errore, invii al Fondo la documentazione in originale, Assidai provvederà a trasmettere alle Compagnie di Assicurazione gli originali di spesa ricevuti che verranno dalle stesse conservati agli atti.
Inoltre, per il corretto espletamento delle domande di liquidazione è necessario, in caso di variazioni, procedere con l’aggiornamento delle informazioni anagrafiche. È sempre obbligatoria la comunicazione delle seguenti informazioni afferenti il capo nucleo e i componenti del nucleo familiare rientranti in copertura: nome e cognome, codice fiscale, data e luogo di nascita. Per il capo nucleo sono, inoltre, necessari i dati di seguito riportati: telefono e indirizzo e‐mail (ove disponibile). Infine, è obbligatoria la comunicazione del codice Iban del capo nucleo, che sarà utilizzato anche nel caso di prestazioni riguardanti i familiari ancora inseriti nel nucleo dell’iscritto principale (ovvero, coniuge, convivente more uxorio, figli di età inferiore ai 26 anni o invalidi).