Il punto di vista di Stefano Cuzzilla, Presidente Federmanager
Ci sono valori nelle nostre vite dai quali non si può prescindere e, indubbiamente, uno di questi è l’accesso universale alle cure mediche che, insieme ad altri pilastri essenziali come sanità in generale, politiche sociali, previdenza e istruzione, rientrano nel “paniere del welfare”: tutti i servizi che lo Stato e i privati garantiscono al fine di favorire il benessere individuale e collettivo, con una spesa che in Italia, nel 2023, ammonta a oltre 600 miliardi di euro.
È bene tener conto di questa ricchezza quando si intende riformare l’organizzazione di servizi essenziali.
Per questo insistiamo sull’opportunità di un patto strategico tra il welfare pubblico e quello privato, che sia efficace e a vantaggio della collettività. I nostri Fondi di sanità integrativa e quelli di previdenza complementare rappresentano una grande risorsa per i manager e le loro famiglie. In particolare, la sanità integrativa compensa le carenze manifestate da alcune realtà territoriali e garantisce meccanismi di tariffazione e pagamento trasparenti.
E in tema di risparmi ed efficientamento della spesa sanitaria anche la tecnologia ci viene in aiuto e può fare la differenza su molti fronti: intelligenza artificiale, telemedicina, robotica, big data, reti del futuro stanno cambiando, in meglio, il mondo della salute e quindi la nostra vita. Un futuro di grandi trasformazioni che può e deve essere orientato a favore dell’intero sistema.