L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) lancia l’allerta Dengue. Nei primi quattro mesi del 2024 nel mondo sono stati diagnosticati oltre 7,6 milioni di casi di questa malattia: 3,4 milioni di infezioni confermate, oltre 16mila casi gravi e più di 3mila morti. Inoltre, aggiunge l’Organizzazione, negli ultimi cinque anni, è stato segnalato un aumento sostanziale dei casi a livello globale, con un’ulteriore accelerazione nel corso di quest’anno.
Il virus della Dengue si trasmette agli esseri umani attraverso la puntura di zanzare infette. Normalmente – spiega l’Istituto Superiore di Sanità – la malattia, che può anche essere asintomatica, dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura stessa, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.
Per ora, in ogni caso, la situazione non è da allarme rosso. “Finora nel 2024 in Europa non sono stati segnalati casi di Dengue autoctoni o trasmessi localmente, ma – puntualizza l’Oms – questi dati verranno aggiunti quando si verificheranno infezioni di questo tipo”. Nel 2023, invece, casi autoctoni erano stati segnalati nella regione europea in 3 Paesi, fra cui – come è noto – l’Italia (82), e poi la Francia (45) e la Spagna (3).