Un buon sonno vuol dire buona salute
Viviamo in un’epoca in cui la corsa incessante al successo lavorativo sembra aver preso il sopravvento sulla necessità di un riposo adeguato. Tuttavia, sempre più esperti sottolineano l’importanza di una visione più equilibrata, dove il sonno diventa un alleato fondamentale per il successo lavorativo, specialmente per i manager. Oggi che è la Giornata Nazionale del Sonno abbiamo raccolto la voce di diversi esperti per capire il peso che questo ha nella nostra vita personale e lavorativa.
Secondo lo studio di McKinsey, i leader che godono di un sonno di qualità ottengono risultati migliori, agendo positivamente non solo la loro salute e il loro umore, ma anche le performance aziendali e il fatturato complessivo dell’azienda. La ricerca evidenzia come il sonno abbia un effetto diretto sulle qualità di leadership, influendo fortemente su alcuni elementi chiave come l’orientamento ai risultati, capacità di risolvere i problemi, individuare punti di vista alternativi e aiutare gli altri.
Gli effetti sulla nostra vita
Non solo McKinsey, anche il Presidente della Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno Onlus Dottor Francesco Peverini conferma questa prospettiva, affermando che la quantità ideale di sonno per un adulto in età lavorativa dovrebbe oscillare tra le sette e le otto ore. Riduzioni significative possono comportare gravi rischi per la salute, specialmente per coloro che rivestono ruoli di responsabilità. Trascurare questo aspetto vuol dire incorrere in problematiche come cali di concentrazione, attenzione e memoria, oltre ad un aumento dell’irritabilità e della suscettibilità.
Inoltre, la carenza di sonno influisce negativamente sulle dinamiche sociali e sul rapporto con gli altri. Coloro che non dormono a sufficienza mostrano maggiore diffidenza verso chi propone soluzioni e addirittura una diminuzione nella capacità di riconoscere espressioni facciali, minando così la comunicazione efficace.
Dal punto di vista fisico, invece, la carenza di sonno è strettamente collegata alle malattie cardiache, all’aumento della pressione arteriosa e a problemi metabolici che possono portare a un rischio cardiovascolare più elevato nel lungo termine.
Quali sono le soluzioni?
Sempre la ricerca di McKinsey suggerisce diversi metodi per migliorare il sonno dei dipendenti e, di conseguenza, le performance lavorative. Interventi come l’introduzione di turni flessibili, il lavoro da casa per ridurre lo stress e l’implementazione di politiche aziendali che scoraggino il lavoro oltre l’orario d’ufficio sono solo alcune delle soluzioni proposte, così come l’adozione di politiche aziendali che promuovano le ferie obbligatorie e vietino il lavoro durante le vacanze può contribuire a garantire un adeguato recupero fisico e mentale.
In conclusione, il sonno si configura sempre di più come un elemento cruciale per il successo lavorativo, specialmente per i manager. Riconoscere l’importanza di un riposo adeguato non solo beneficia la salute individuale, ma contribuisce anche a elevare le performance aziendali e a promuovere un ambiente lavorativo più sano e produttivo per tutti.