La settimana bianca è un appuntamento importante per moltissime persone. Milioni di italiani proiettati sulle piste, vogliosi di godersi l’aria di montagna e una neve ormai sempre più scarsa (causa il surriscaldamento delle temperature), ma in diversi casi impreparati a sostenere uno sforzo fisico di alcune ore. Ecco perché, sul tema, è opportuno ascoltare il parere degli esperti, per prepararsi al meglio a praticare uno sport indubbiamente bello e suggestivo ma che richiede, come tante altre discipline, una adeguata preparazione fisica per evitare infortuni. Un dato, al proposito, è eloquente: in Italia, secondo uno studio di Nielsen Sport, sono ben 23 milioni le persone appassionate di sport invernali che seguono attivamente discipline come sci e snowboard (le prime due in classifica), ma solamente 3 milioni quelle che li praticano attivamente durante l’intero anno. Ciò significa che la maggior parte di coloro che vanno in settimana bianca sciano una tantum o addirittura soltanto pochi giorni l’anno, con tutte le conseguenze fisiche critiche e i potenziali infortuni che possono derivare dal fatto di dedicarsi “full time” a una disciplina di fatto nuova per il corpo.
Allenamento e prudenza: cosa fare
Secondo gli esperti, bisogna arrivare alla settimana bianca allenati in modo adeguato, soprattutto per chi ha più di 60 anni. Per i primi due o tre giorni bisogna moderarsi nelle ore e nelle discese, anche per non precludere la buona riuscita della vacanza stessa. Traduzione pratica: evitare di sciare dopo pranzo, quando la neve, più molle, nasconde più insidie e le gambe iniziano a far male. Non sorprende che il 90% degli infortuni sugli sci avvenga proprio nelle ore pomeridiane, complice la stanchezza. Insomma, mai sopravvalutarsi e ascoltare sempre i messaggi che ci lancia il nostro corpo. Quindi evitare anche le elevate velocità e, se non ci sente veramente sicuri, stare alla larga dalle piste nere, ovvero le più difficili, dove si può diventare un pericolo per sé stessi e per gli altri.
Riscaldamento e idratazione
Altro punto fondamentale: la preparazione fisica. L’ideale sarebbe che, nei 10 o 7 giorni precedenti alla settimana bianca, ci si dedicasse alla pratica costante di semplici esercizi come squat (flessioni sulle gambe), affondi e addominali. In ogni caso, prima di iniziare a sciare è raccomandabile un breve riscaldamento (anche una buona camminata veloce può essere utile), che riduce il rischio di incorrere in lesioni muscolari o dolori articolari. Una volta che si staccano gli sci, è altrettanto consigliabile un po’ di stretching, cioè di allungamento muscolare, così come reidratarsi adeguatamente: spesso il freddo porta a non bere acqua, ma si tratta di un grave errore perché il nostro organismo ne ha bisogno quasi come in una giornata primaverile o estiva.
Alimentazione: fondamentale la colazione
Attenzione, ovviamente all’alimentazione, un concetto al quale Assidai, Fondo di assistenza sanitaria di emanazione Federmanager, ha sempre dato grande importanza sia per il benessere generale delle persone assistite sia per la sua valenza a fini della prevenzione primaria, fondamentale nel ridurre l’incidenza delle malattie croniche. Dunque, prima di una giornata di sci, è a maggior ragione fondamentale una buona colazione, basata su marmellata, tè, pane, latte, biscotti o fette biscottate, cibi di facile assorbimento e ricchi di energia pronta, che ci mette in buona condizione fisica per l’attività sportiva; attenzione anche ad assumere la corretta dose di proteine (per esempio con dello yogurt o con prosciutto o salmone) per evitare il classico “picco glicemico” che ci porta poi ad avere appetito già a metà mattinata. In pista vanno evitati l’alcool e i cibi pesanti, che causano una digestione difficoltosa e ci espongono a rischi di trauma. Tavolette di cioccolato, da assumere durante la sciata, o ancora meglio barrette o frutta secca, ci forniscono invece energia pronta e facile da metabolizzare.
Il ruolo dell’attrezzatura durante la settimana bianca
Infine, l’attrezzatura, altrettanto cruciale. La premessa è che bisogna sempre informarsi sulle temperature e sul meteo previsti nel luogo dove si andrà a sciare: in caso di brutto tempo è meglio rimandare e restare in hotel (o a casa), la montagna non è certamente l’ambiente giusto per gli azzardi. In secondo luogo, indossare sempre il casco: una raccomandazione che vale per tutti, per gli sciatori provetti e per i principianti. Infine, propendere sempre per un abbigliamento che ci tenga al caldo – fondamentale è una maglia termica – ma anche che non sia troppo caldo. Considerato anche il fatto, e questo ragionamento vale per chi iniziare a sciare dalla mattina presto, che durante la giornata le temperature saliranno. E per chi è particolarmente freddoloso alle mani i sotto-guanti possono rappresentare un ottimo modo per evitare le classiche dita intirizzite.