Il Ministero della Salute ha attivato il progetto per prevedere le ondate di calore con 72 ore di anticipo e proteggere chi è vulnerabile. Ecco come difendersi dalle temperature record
Con l’estate 2023 entrata ormai nel vivo e la colonnina di mercurio che a luglio ha toccato livelli record, è stato nuovamente attivato il Sistema nazionale di prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore. L’Italia, come ricorda il Ministero della Salute, è stato uno dei primi Paesi in Europa a introdurre, già dal 2005, un progetto di questo tipo, il cui punto di partenza consiste nell’attivazione del sistema nazionale previsione-allarme per ondate di calore, che coinvolge 27 città e consente di conoscere, con un anticipo di almeno 72 ore, l’arrivo di una situazione climatica a rischio per la salute.
In particolare, il sistema consente di individuare, giornalmente, per ogni specifica area urbana, le condizioni meteo-climatiche a rischio per la salute, soprattutto dei soggetti vulnerabili: anziani, malati cronici, bambini, donne in gravidanza. Le città monitorate sono Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo.
Inoltre, dal portale del Ministero della Salute è possibile scaricare numerosi opuscoli e materiali informativi, utili sia per la popolazione generale sia per gli operatori del settore sanitario e socio-sanitario. A tal proposito, risulta molto utile il decalogo “10 semplici regole per un’estate in sicurezza”, ben riassunte dall’infografica in pagina.
Qualche esempio? Evitare di uscire nelle ore più calde, proteggendo soprattutto bambini e anziani ed evitando l’esposizione al sole; difendersi in casa e sui luoghi di lavoro, schermando le finestre con tende che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria ed evitando di usare il condizionatore a temperature troppo basse (al massimo cinque gradi in meno rispetto all’esterno); bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno.
L’alimentazione è un elemento cruciale: bisogna mangiare molta frutta fresca e limitare il più possibile il consumo di bevande con zuccheri aggiunti, caffè e alcolici così come di piatti elaborati ricchi di grassi, riducendo i condimenti e utilizzando poco sale. Al tempo stesso, va fatta attenzione alla corretta conservazione degli alimenti, rispettando la catena del freddo.
Come vestirsi? Con indumenti di fibre naturali o che garantiscano la traspirazione: all’aperto è anche utile indossare cappelli leggeri. Per chi ama l’esercizio fisico, è bene allenarsi nelle ore più fresche della giornata, rammentando di bere molti liquidi e di mangiare in modo corretto. Infine, è nostro dovere offrire assistenza alle persone a maggiore rischio (per esempio gli anziani che vivono da soli) e ricordarci sempre di proteggere anche gli animali domestici: diamogli molta acqua anche quando siamo in viaggio e facciamo soste in zone ombreggiate. Per quanto riguarda i cani evitiamo di farli uscire nelle ore più calde della giornata per non farli camminare sull’asfalto rovente.
Infine, Il Ministero della Salute ha attivato il numero di pubblica utilità 1500 “Proteggiamoci dal caldo”, per offrire ai cittadini, in particolare a quelli di età avanzata o con problemi di autosufficienza, consigli medici e pratici per meglio affrontare il caldo. Il servizio è gratuito ed è disponibile tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00.