Migliorano ancora le prestazioni per la non autosufficienza – Long Term Care dedicate agli iscritti
A cura di Armando Indennimeo, Presidente Assidai
Il nuovo anno di Assidai si apre con due grandi e importanti novità, che presentano risvolti positivi per gli iscritti: le prestazioni per la non autosufficienza dedicate agli iscritti fino a 70 anni (e non più fino a 65 anni), e il Piano Sanitario Familiari, in cui il manager può estendere l’assistenza sanitaria ai figli addirittura fino a 65 anni (rispetto ai precedenti 55 anni). Si tratta di modifiche normative chiave, approvate dall’assemblea ordinaria di Assidai tenutasi lo scorso primo dicembre, e recepite nel regolamento.
Ma andiamo con ordine e iniziamo ricordando che il nostro Fondo è sempre stato pioniere sul delicato tema delle coperture per la non autosufficienza, cioè l’insieme dei servizi socio-sanitari forniti con continuità a persone che necessitano di assistenza permanente a causa di disabilità fisica o psichica. Per questo, fin dal 2010, ha spesso introdotto migliorie a vantaggio degli iscritti. Del resto, questo tema – purtroppo per l’Italia e per i principali Paesi occidentali – è sempre più di attualità a causa del graduale invecchiamento della popolazione che determina anche un aumento delle cronicità.
Ecco, dunque, anche per il 2023, due migliorie che desidero dettagliarvi, che tutelano gli iscritti in modo considerevole in termini di rendite vitalizie garantite: per le prestazioni relative alla non autosufficienza che, fino al 31 dicembre 2022, erano indirizzate agli iscritti fino a 65 anni, è stato previsto l’innalzamento dell’età fino ai 70 anni. Per gli iscritti over 66 anni restano garantite le prestazioni per la non autosufficienza “vita natural durante”.
Inoltre, c’è un altro aspetto cruciale che è stato migliorato: è stata infatti allineata la definizione di non autosufficienza a quella in vigore nel Fasi, cioè non essere in grado di compiere tre su sei delle principali attività della vita quotidiana (prima invece ne erano richieste quattro su sei). Tutto ciò, va anche precisato, riguarda chi alla data del 31 dicembre 2022 non fosse già in uno stato di non autosufficienza e/o invalidità o avesse accertamenti in corso per tale scopo. In definitiva, ritengo che su questo fronte, anche alla luce del contesto generale, Assidai abbia compiuto uno sforzo importante e sono certo che gli iscritti apprezzeranno molto questa novità.
Abbiamo lavorato poi sul Piano Sanitario Familiari, un’importante copertura sanitaria che consente ai manager iscritti di estendere l’assistenza sanitaria anche ai propri figli sia nel caso non siano più rientranti nel nucleo familiare perché hanno compiuto il 26esimo anno di età, sia nel caso abbiano perso l’assistenza sanitaria del fondo primario. Fino a quest’anno l’assistenza sanitaria era garantita fino ai 55 anni dei figli, l’importante progresso per il 2023 è rappresentato dal fatto che l’età è stata innalzata a 65 anni per rispondere alle esigenze di molti manager che in più occasioni ci hanno segnalato questa criticità. Inoltre va rimarcato che il Piano Sanitario Familiari è destinato anche all’ex coniuge e/o convivente.
Vorrei concludere ricordando che Assidai è davvero una realtà unica perché è un Fondo di assistenza sanitaria di natura non profit i cui valori cardini principali sono la solidarietà e la mutualità. Valori che ritengo si ritrovino perfettamente nelle migliorie dedicate agli iscritti per il 2023.